capitolo 10

Il bambino ha un lavoro
tutto suo da compiere

Oggi i genitori illuminati si sono lasciati alle spalle l’idea obsoleta che i bambini siano piccoli vasi vuoti da riempire con informazioni e buone maniere. Hanno imparato che anche il bambino ha un importante contributo da portare al suo stesso sviluppo, che devono studiare i suoi bisogni specifici se vogliono prepararlo nel miglior modo possibile alla sua vita da adulto.


Vi è, però, ancora una grandissima confusione sull’esatta natura dei contributi che il bambino e l’adulto danno ciascuno al lavoro congiunto di apprendere e insegnare. Sentiamo molto parlare dell’“attività spontanea” dei bambini piccoli, e ci viene detto che al bambino dovrebbe essere permesso esercitare questa attività appieno, affinché il suo sviluppo si realizzi in modo naturale e completo.


Detto così sembra meraviglioso, ma è molto pericoloso sottoscrivere una simile teoria prima di aver chiaramente compreso cosa si intenda per attività spontanea. In realtà, queste parole sono spesso utilizzate per riferirsi a ciascuna di due forme di attività fra loro del tutto diverse.


Per esempio, un bambino che abbia un’estrema sensibilità alle influenze esterne e risponda ad esse con continui movimenti indistinti, viene spesso descritto come molto attivo.