capitolo 11

Il bambino impara dall’ambiente
che lo circonda

Uno dei bambini più fortunati che io conosca è il mio figlioccio Felicino. Prima che imparasse a camminare, quando aveva ancora solo dieci mesi, gli fu data una stanza tutta per lui, dove era libero di impegnarsi nelle sue attività. Sarete forse sorpresi quando vi dirò quello che conteneva la stanza: al centro del pavimento c’era un tappeto, in un angolo il letto di Felicino – non un lettino con alte sbarre per tenerlo chiuso in gabbia, bensì un letto basso – e in un altro angolo il letto di sua madre, che consisteva in un materasso poggiato sul pavimento.

I genitori di Felicino non sono così poveri come sulle prime potreste pensare, ma sono molto saggi e capiscono i bisogni dei bambini. Quando il loro bambino aveva compiuto dieci mesi, gli avevano dato un piccolo regno tutto suo, che gli calzava alla perfezione, e quando si accorgevano che era interessato a un oggetto che si trovava in qualche parte della casa, glielo davano per usarlo nella sua stanza.

La mamma di Felicino lo osservava sollecita senza interferire: lo guardava mentre se ne stava seduto al centro del pavimento, magari con accanto una piccola scatola, che il giorno prima aveva trovato in cucina, con un coperchio che si apriva e chiudeva, mentre tirava fuori i tappi di sughero e poi li rimetteva dentro, fermandosi pensoso per mezz’ora ogni volta, tanto che la madre credeva si fosse addormentato. Ma no! Quando si sentiva pronto tornava di nuovo al lavoro. Ben presto imparò ad arrampicarsi sul suo letto, e tutte le mattine, dopo che il suo piccolo lavoro era finito e si sentiva stanco, si arrampicava sul letto e si metteva a dormire.


Vi ho parlato tanto di Felicino perché non vedo l’ora che possiate comprendere quanto siano semplici i bisogni del bambino. I genitori che lo capiscono, e che sanno come un bambino selezioni dall’ambiente circostante ciò di cui ha bisogno per autoeducarsi, stanno dando ai loro figli un inizio nella vita molto migliore dei genitori che credono di offrire le cure più opportune predisponendo una stanza piena di giochi e una bambinaia che supervisioni ogni singolo movimento dei piccoli.