capitolo 11
Il bambino impara dall’ambiente
che lo circonda
La mamma di Felicino lo osservava sollecita senza interferire: lo guardava mentre se ne stava seduto al centro del pavimento, magari con accanto una
piccola scatola, che il giorno prima aveva trovato in cucina, con un coperchio che si apriva e chiudeva, mentre tirava fuori i tappi di sughero e poi
li rimetteva dentro, fermandosi pensoso per mezz’ora ogni volta, tanto che la madre credeva si fosse addormentato. Ma no! Quando si sentiva pronto
tornava di nuovo al lavoro. Ben presto imparò ad arrampicarsi sul suo letto, e tutte le mattine, dopo che il suo piccolo lavoro era finito e si
sentiva stanco, si arrampicava sul letto e si metteva a dormire.
Vi ho parlato tanto di Felicino perché non vedo l’ora che possiate comprendere quanto siano semplici i bisogni del bambino. I genitori che lo capiscono, e che sanno come un bambino selezioni dall’ambiente circostante ciò di cui ha bisogno per autoeducarsi, stanno dando ai loro figli un inizio nella vita molto migliore dei genitori che credono di offrire le cure più opportune predisponendo una stanza piena di giochi e una bambinaia che supervisioni ogni singolo movimento dei piccoli.