I bambini piccoli sono esseri umani incompresi. Di solito vengono considerati creature difficili. Non esistono molti buoni esempi di come stare insieme ai piccoli con pazienza, amore e incoraggiamento.
Ai primi passi iniziano non solo a camminare ma a esplorare, stanno appena imparando a comunicare con le parole, e non hanno granché controllo degli impulsi. Non è facile tenerli seduti nei caffè e nei ristoranti, vedono uno spazio aperto e iniziano a correre, sono preda dei capricci (spesso nei momenti e nei luoghi meno opportuni), e toccano qualsiasi cosa che abbia un aspetto interessante.
La tipica espressione del mondo anglosassone per riferirsi ai bambini di due anni è “i terribili due”. Non ascoltano, lanciano di tutto, non intendono dormire, mangiare, usare il bagno.
Quando i miei figli erano piccoli, sentivo che non era giusto guadagnare la loro cooperazione a suon di minacce, promesse e castighi; tuttavia, era difficile trovare alternative.
Quando il mio primo figlio era molto piccolo mi capitò di ascoltare una trasmissione alla radio: l’ospite parlava degli effetti negativi del time-out [allontanamento temporaneo del bambino e suo isolamento finché non si è calmato] usato come punizione; disamora il bambino quando avrebbe bisogno di incoraggiamento e lo rende ostile e arrabbiato con l’adulto anziché aiutarlo a farsi perdonare. Ascoltai con attenzione, sperando che l’ospite dicesse ai genitori quali fossero le alternative, ma la trasmissione terminò lì. Da allora la mia missione è stata quella di trovare per conto mio le risposte.
Sono entrata per la prima volta in una scuola Montessori da neogenitore e me ne sono subito innamorata. L’ambiente era invitante e molto curato. Le insegnanti erano affabili e parlavano al nostro bambino (e a noi) con rispetto. Ci mettemmo in lista d’attesa per l’inserimento a scuola e partecipammo al corso rivolto a genitori e bambini piccoli.
Grazie a questi corsi ho imparato moltissimo sull’approccio Montessori e sui bambini piccoli. Essi fioriscono in un ambiente che ponga loro delle sfide; desiderano essere capiti e assorbono come spugne il mondo che li circonda. Capii che potevo entrare in relazione con i piccoli senza difficoltà, riuscivo a vedere dalla loro prospettiva, e il loro modo di imparare mi affascinava. Ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare come assistente di Ferne van Zyl in questa classe.
Ho fatto la mia formazione Montessori nel 2004, con L’Association Montessori Internazionale, e quando la vita ci ha portati da Sydney ad Amsterdam fui sorpresa che nella nostra nuova città non esistesse alcun corso Montessori rivolto a genitori e figli.
Perciò, ben presto diedi avvio a una mia scuola (la Jacaranda Tree Montessori) dove tenevo corsi per genitori e figli, aiutando le famiglie a guardare i loro bambini piccoli da una prospettiva nuova, e a introdurre anche in casa l’approccio Montessori.
È ancora una mia passione imparare dai quasi mille fra genitori e bambini che ho incontrato nei tanti anni di lavoro. Ho partecipato a corsi di formazione per insegnanti sulla disciplina positiva e ho studiato la comunicazione nonviolenta. Continuo a leggere innumerevoli libri e articoli, a parlare a insegnanti e genitori, ad ascoltare programmi radio e podcast. Ho poi imparato dai miei stessi figli, che sono diventati adolescenti.
Vorrei condividere con voi quello che ho imparato. Vorrei tradurre la saggezza di Montessori in un linguaggio semplice, facile da capire e da applicare in casa. Scegliendo questo libro, avete fatto un passo verso la scoperta di un modo nuovo di stare con il vostro bambino piccolo, che frequenti o meno una scuola Montessori.
Troverete gli strumenti necessari per lavorare insieme a lui, per guidarlo e incoraggiarlo, soprattutto nei momenti di difficoltà. Imparerete come sistemare la casa per sbarazzarvi dal caos e riportare un po’ di calma nella vita familiare. Saprete come organizzare un ambiente per la libera esplorazione, senza dover dire “no” di continuo, e scoprirete come creare in casa attività Montessori adatte ai più piccoli.
Non avverrà in un giorno, non si tratterà neppure di ricreare a casa una classe Montessori. Si può iniziare in piccolo (lavorare con ciò che già avete, mettere via alcuni dei giocattoli per farli ruotare, iniziare a osservare davvero il bambino mentre segue i suoi interessi) e con gradualità vi ritroverete a introdurre sempre più idee Montessori nella vostra casa e nella vita quotidiana.
È tempo di imparare a guardare attraverso gli occhi del nostro bambino.