La cooperazione può essere coltivata senza ricorrere a minacce, ricompense e punizioni.
Tuttavia se il bambino ancora non collabora, allora è il momento di imparare a stabilire dei limiti.
È la parte più difficile del prendersi cura di un bambino piccolo alla maniera Montessori.
Vogliamo dargli la massima libertà possibile di esplorare, affinché resti curioso, ma entro limiti che lo tengano al sicuro, che gli insegnino a rispettare gli altri e che ci consentano di stabilire i nostri confini.
In Olanda ho notato che gli olandesi sembrano farlo in modo molto naturale (parlando in generale, s’intende). Non vedo molti genitori olandesi o persone che si occupano dei bambini ingaggiare battaglie o avere scambi che finiscono con l’adulto che sgrida e rimprovera il bambino. Di tanto in tanto, vedo bambini che piangono sul retro delle biciclette dei loro genitori, ma i genitori restano calmi, continuano ad andare dove devono andare e offrono parole di conforto al bambino.
Vi mostrerò in che modo si possa fare, così da stabilire limiti in modo rispettoso per il bambino e il resto della famiglia.
Ci vorrà un po’ di pratica. È come se stessimo imparando un nuovo linguaggio. Può essere più facile impararlo se siamo in grado di avere aiuto da altre persone che crescono i propri figli in modo analogo, così da sostenersi a vicenda e parlare dei momenti difficili.
Quando sbagliamo, possiamo sempre ricordarci l’un l’altro che stiamo facendo del nostro meglio e utilizzare l’occasione come un’opportunità per chiedere scusa al bambino.