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Se vediamo che nostro figlio si affida troppo a noi, possiamo pensare a come fargli guadagnare una maggiore indipendenza nelle routine quotidiane.
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Ogni volta che facciamo qualcosa per il bambino piccolo che lui sarebbe in grado di fare da sé, apportiamo qualche piccolo cambiamento in modo che egli riesca da solo, liberandoci infine di qualche peso. Per esempio, potremmo aggiungere un mestolo a un contenitore in modo che possa servirsi da solo i cereali a colazione. Se tira fuori tutti i fazzoletti, che finiscono sul pavimento, potremmo renderne disponibili pochi alla volta su un piatto e tenere la scatola fuori dalla sua portata. Le opzioni sono limitate solo dall’immaginazione.
Se ci accorgiamo di dire molti “no”, cerchiamo dei modi per modificare l’ambiente.
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Se ci accorgiamo di trascorrere tanto tempo a riordinare, cerchiamo di ridurre il numero di giocattoli. Possiamo fare selezioni più ponderate, osservare quello a cui il bambino non è più interessato, oppure cercare modi per mostrare al bambino passo dopo passo le abilità necessarie a lasciare in ordine.
Proprio come un’insegnante Montessori usa l’ambiente della classe come aiutante in seconda (si veda il capitolo 2), anche noi possiamo predisporre la casa perché ci venga in soccorso. Il modo in cui farlo è stato descritto in dettaglio nel capitolo 4, ma vorrei tornare su alcune di quelle idee per illustrare in che modo i cambiamenti che apportiamo per incoraggiare il bambino siano di aiuto anche a noi.
Quando ci sentiamo stanchi, possiamo immaginare modi in cui la casa possa fare per noi il grosso del lavoro. Ecco alcuni esempi.