lavorare insieme Nonni e altri adulti a cui è affidato il bambino e siete dei nonni, dei baby-sitter o altri adulti a cui è affidato il bambino, questa sezione S è per voi. Potete applicare una qualsiasi delle tecniche menzionate nel libro. All’inizio questo approccio potrebbe sembrare molto diverso da quello a cui siete abituati e che si è rivelato tanto utile con i vostri figli. Ecco alcuni modi facili per iniziare. Se vi piace questo approccio potete poi approfondirlo nel resto del libro. Prendete le mosse da lui, cosa lo interessa? Gli piace esplorare Osservate il bambino. liberamente? Come potete fargli esplorare l’ambiente che lo circonda e al tempo stesso tenerlo al sicuro? Che stia cercando di mangiare o vestirsi, oppure Guardate se riesce a fare da solo. che stia combattendo con un giocattolo, dategli un po’ di tempo per vedere se riesce a cavarsela da solo. La gioia sul suo viso quando riesce è impagabile. Condividere Quali sono le cose che vi piacciono e che potreste condividere con lui? i vostri interessi potrebbe aiutare il bambino ad arricchire la sua esperienza. Suonate uno strumento? Avete alcuni begli oggetti fatti a mano che potrebbe esplorare? Vi piace fare uno sport che potreste semplificare per farlo vedere al bambino? Se temete che possa rompere qualcosa o non sapete come Esplorate all’aria aperta. intrattenerlo, andate al parco giochi, ai giardinetti o a spasso per un sentiero, o anche solo fate due passi per i negozi. Permettetegli di mostrarvi tutto ciò che vede, nominate quello che vi mostra e parlatene. Anziché delle lodi pure e semplici come Offrite dei riscontri a ciò che vedete. “Bravo!”, comunicate al bambino cosa avete visto: “Ho visto che nuotavi tutto da solo!”, “Sei arrivato da solo correndo in cima alla collina e sei rotolato giù, sembrava divertente!”. Cerchiamo di far sì che giudichi da sé anziché cercare un’approvazione esterna. Fare dei regali può essere divertente, dimostra il nostro Offrite presenza, non regali. amore, ma quello che lo dimostra ancor più di qualsiasi giocattolo è il nostro tempo. Se davvero volete comprare un regalo, pensate a biglietti per lo zoo in cui andare insieme, un libro da leggere sul divano o un buono regalo per un pranzo da offrire ai genitori mentre voi fate da baby-sitter. Avere meno cose vuol dire che possiamo restare più a lungo insieme su questo pianeta. Desideriamo mostrare al bambino come prendersi cura dell’ambiente, così come di se stesso e degli altri. Questo terreno comune sarà Quali valori condividete con i genitori del bambino? un buon punto di partenza. Mostrerà una certa continuità al bambino piccolo che ama l’ordine. Alcune delle vostre regole saranno diverse e le imparerà. Finché il quadro generale è lo stesso, il bambino si sentirà sicuro e protetto sia nella relazione con voi, sia in quella con i suoi genitori. Riuscite a dare ai genitori un senso di appartenenza, di importanza e Di solito differenze di opinioni nell’ambito della famiglia di accettazione? allargata (compresi gli adulti che accudiscono il bambino) indicano un desiderio di accettazione. Persino gli adulti hanno un bambino interiore che vuole essere amato e accettato così com’è. Dimostrare ai genitori del bambino che capite il loro punto di vista può fare molto per dare spazio alle differenze. QUANDO C ’È CONFLITTO IN FAMIGLIA Per aiutarci a comunicare le nostre preoccupazioni e ascoltare quelle degli altri membri della famiglia, provate questo esercizio di ascolto attivo. Bisogna solo chiedere all’altro se ha venti minuti di tempo. È una tecnica tratta dal discorso di apertura del Congresso Montessori 2017, tenuto dalla Dr.ssa Scilla Elworthy. Per i primi cinque minuti, l’altra persona può parlare di qualsiasi cosa la infastidisca. Ascoltate, sentite cosa ha da dire e accorgetevi dei sentimenti che sorgono in lei. Per i successivi cinque minuti, diremo noi cosa abbiamo ascoltato e cosa pensiamo l’altro abbia sentito. Il nostro interlocutore potrà farci sapere se abbiamo capito male qualcosa. Poi si scambiano i ruoli. Ora parliamo noi per cinque minuti di qualsiasi cosa ci dia fastidio mentre l’altro ascolta. Negli ultimi cinque minuti, l’altra persona ci farà sapere cosa ha ascoltato e i sentimenti che avrà notato in noi. Potremo anche far sapere se qualcosa non è stato capito bene. Se si pensa che il conflitto possa trarre beneficio da un’altra sessione, si può ripetere il processo per altri venti minuti. Inizieremo a vedere l’altro e i suoi bisogni e il fatto che tutti siamo esseri umani e vogliamo solo che i nostri bisogni siano soddisfatti. Suggerimento 1 Cercate di evitare un linguaggio che biasimi l’altra persona. Dite per esempio: “È importante per me essere rispettato!” anziché “Non mi rispetti!”. Usate affermazioni, fate osservazioni e identificate sentimenti e bisogni in prima persona, usando il pronome “Io”. Suggerimento 2 Abbiate richieste, non pretese, nei confronti dell’altro. Esistono sempre molti modi di risolvere un problema se siamo creativi, perciò restate anche aperti ad altre soluzioni. In appendice si trova una tavola di sentimenti e bisogni (si veda pag. 232). DIVORZIO NON DEVE ESSERE UNA BRUTTA PAROLA Quando i genitori decidono di separarsi è possibile passare a una organizzazione familiare amichevole dove il bambino ha semplicemente due genitori che vivono in case diverse. L’ideale sarebbe un’organizzazione in cui i genitori condividono le responsabilità e trascorrono entrambi del tempo con i figli. Già nel 1900, Montessori riconosceva che entrambi i genitori giocano un ruolo importante per il bambino, a meno che non ci siano motivazioni psicologiche o fisiche perché un bambino non abbia contatto con uno dei genitori. La sicurezza del bambino è una priorità. Ancora oggi vi è uno stigma sulla separazione e sul divorzio. È triste quando una relazione fra due genitori finisce, ma non deve per forza essere una cosa negativa e in realtà, se il risultato è che entrambi i genitori sono più felici, può essere un’esperienza più positiva per il bambino, che, anche da molto piccolo, percepisce l’atmosfera in una casa dove c’è conflitto, disaccordo e disarmonia. La è importante per il bambino in questo periodo. Se gli incontri con ciascun stabilità genitore seguono un ritmo regolare, saprà cosa aspettarsi. Abbiamo detto di come il bambino piccolo abbia un forte senso dell’ordine. Facciamo in modo che sia una priorità. in modo appropriato all’età. Non presumiamo che sia Siamo onesti con il bambino troppo piccolo per sapere quello che sta succedendo. D’altro canto, non c’è bisogno che conosca tutti i dettagli. Siamo concreti e teniamolo aggiornato man mano che la situazione evolve. quando si è in compagnia del bambino è Essere gentili parlando dell’altro genitore fondamentale. L’impegno di ciascun genitore a parlare con gentilezza dell’altro e con l’altro quando è presente il bambino è davvero cruciale. Talvolta sarà molto difficile, nel qual caso possiamo allontanarci fisicamente dal conflitto e discuterne in seguito. Possiamo parlare agli amici, ai familiari o a un terapeuta delle nostre difficoltà con l’altro genitore, ma non al bambino. Non è giusto mettere in mezzo il bambino. Ricordiamo: siamo ancora entrambi i suoi genitori, la sua famiglia, solo che non viviamo più insieme. IN PRATICA I nostri bisogni sono soddisfatti? Se non è così, immaginiamo dei modi per farlo. Esiste un modo per venire incontro ai bisogni di tutti in famiglia? Siate creativi. Quali idee potrebbero aiutare la famiglia a trovarsi su una stessa lunghezza d’onda? Ci sono conflitti che devono essere risolti? Provate l’esercizio della sezione “Quando c’è conflitto in famiglia” (si veda pag. 200).