e dopo? Prepararsi per l'asilo / la scuola cco alcuni suggerimenti per quelle famiglie che si preparano a mandare il bambino E all’asilo o a scuola, soprattutto se è una scuola Montessori. La prima cosa è Per esempio, possiamo cercare modi per esercitare l’indipendenza. aiutare il bambino a mettersi da solo la giacca, a infilarsi e togliersi le scarpe, a soffiarsi il naso. Il passo successivo è Soprattutto se non ci sono stati altri adulti provare la separazione. ad accudire il bambino, dovremo esercitarci proprio come per le altre abilità. Potremmo iniziare con qualcuno che venga a casa nostra a leggere e giocare con il piccolo; una volta che si senta a suo agio, usciremo magari per qualche commissione (assicurandoci che il bambino lo sappia, anche se questo dovesse renderlo un po’ triste). Imparerà che torniamo. Possiamo pian piano aumentare il lasso di tempo delle nostre uscite, così che si abitui a stare lontano da noi per le ore che dovrà restare a scuola. Infine, qualcosa che dovrà fare per tutta la vita, ossia Al parco esercitare le abilità sociali. giochi possiamo essere d’aiuto traducendo per lui, così che impari l’uso delle parole, guidarlo su come potersi difendere da solo se necessario, e far vedere come ci si prende cura degli altri. Questo gli fornirà quel sostegno di cui ha bisogno per essere pronto a imparare come si sta con gli altri e come ci si prende cura di loro nella nuova scuola. Materiali Montessori a casa Quando il bambino inizia la scuola, è meglio non avere gli stessi materiali Montessori anche a casa. Le ragioni sono diverse: Potrebbe trascorrere fino a sei ore al giorno a scuola e sarà molto più coinvolto se il materiale da usare e da cui imparare si trova solo in classe. Meglio non presentare il materiale in modi diversi rispetto a quello che è stato fatto a scuola, per non generare confusione. Il bambino ha anche bisogno di tempo per il gioco non strutturato, per stare all’aperto, per essere coinvolto nella nostra vita quotidiana o magari solo per stare con gli amici. La sola attività Montessori che la maestra dei miei figli diceva che andava bene anche a casa era il gioco “Io vedo con il mio occhietto qualcosa che comincia con…”. La sola differenza rispetto al gioco normale è che questo usa la fonetica con il suono della lettera anziché con il nome della lettera: per esempio la “b” e non la “bi” in banana, la “ch” e non la “ci” in casa.