Nel corso della formazione Montessori si impara a mostrare ai bambini come fare ciascuna attività della classe, fornendo loro una “presentazione”. Nella presentazione ogni attività è suddivisa in piccole fasi, dal portare il vassoio sul tavolo al presentare l’attività passo dopo passo, fino a riportare il vassoio sullo scaffale. Per ogni attività ci esercitiamo moltissimo nella presentazione. Poi, se il bambino ha bisogno di aiuto in classe, conosciamo l’attività talmente bene per il fatto di esserci esercitati che possiamo improvvisare e intervenire per dare l’aiuto strettamente necessario.
A casa possiamo usare lo stesso approccio. Predisporre un’attività, farla prima noi, suddividerla in tante piccole fasi ed esercitarci per vedere in che modo potrebbe essere gestita dal bambino.
Lasciate che scelga l’attività che lo interessa e che la provi per tutto il tempo che può, senza interferire. Anche se cade qualcosa, possiamo non fare nulla per vedere se reagisce e la raccoglie da solo. Se vediamo che fa fatica e si sente frustrato, possiamo intervenire e dire: “Guarda!”. E poi mostrargli, con lentezza, per esempio come girare il coperchio del barattolo. Poi possiamo ritrarci di nuovo e osservare come se la cava.
Ecco alcuni suggerimenti su come mostrare un’attività al bambino.
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Fate movimenti con la mano lenti e precisi, così che il bambino possa osservare chiaramente. Per esempio, suddividete le azioni che si
compiono per sbottonare un bottone in piccole fasi e mostratene una per volta con lentezza al bambino.
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Evitate di parlare mentre fate la dimostrazione, altrimenti il bambino non saprà se guardarvi mentre parlate o osservare le vostre mani.
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Cercate di presentare sempre nello stesso modo ogni volta: per lui sarà più facile cogliere eventuali passaggi che gli mancavano.
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Maneggiate gli oggetti in un modo che sia consono per il bambino, per esempio usate due mani per portare un vassoio, un bicchiere e così
via.
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Se non vuole essere aiutato, potrebbe accogliere suggerimenti verbali, come “spingi, spingi!”. Oppure possiamo lasciarlo continuare a
provare da solo finché non padroneggi il compito. O magari se ne andrà per riprovare un’altra volta.