Domare la confusione
Alcuni potrebbero pensare:
non riuscirò mai ad avere una casa così ordinata. Abbiamo troppe cose!
Il primo passo è ridurre il numero dei giocattoli, dei libri, dei materiali da disegno e la quantità generale di oggetti che si accumulano nelle nostre case. Mettete in una scatola le attività e i giochi che il bambino non utilizza molto spesso, o le cose che trova ancora troppo difficili. Per il momento la scatola può essere riposta; possiamo ruotare e reintrodurre queste attività quando nostro figlio avrà bisogno di nuove sfide. In una seconda scatola sistemate le cose che sono per bambini più piccoli, attività troppo semplici o che non usano più. Trovate una nuova casa per loro o tenetele da parte per un fratellino.
Tenete fuori solo le poche cose che il bambino usa molto. Si tratta di trovare di continuo il numero giusto di attività che lo tengano impegnato senza restare vincolati a quelle che non catturano più il suo interesse.
Sarà un processo continuo che finirà per coinvolgere vostro figlio, sviluppando idee sul riuso, sul riciclo, sulla beneficenza e sul prendersi cura dei nostri giochi con l’idea che possano essere dati a qualcun altro quando saremo pronti per qualcosa di nuovo.
I bambini piccoli non si disfano con facilità delle cose, abituateli all’idea che gli oggetti vadano a finire in una scatola per la beneficenza o per un’altra famiglia. Offrite loro un ultimo turno di gioco con un giocattolo; saranno loro a metterlo nella scatola quando avranno finito del tutto di giocarci. Poi possono aiutarvi a portare via la scatola per consegnarla. E se la scatola non può essere consegnata subito toglietela dalla vista così che il bambino non debba ripetere il processo di separazione.
Per chi fosse interessato ad adottare un approccio ancor più minimalista dentro casa, consiglio di cercare Marie Kondo, autrice de Il magico potere del riordino. Raccomanda di tenere in casa solo quelle cose che ci portano gioia o sono utili. Immaginate di applicare lo stesso principio alle attività e ai vestiti del nostro bambino. E, prima di lasciarle andare, dite sempre “grazie” alle cose che non ci servono più o che non usiamo più.