CAPITOLO 37

U come USO DEI MATERIALI

Il materiale di lavoro in uso nelle nostre scuole non rappresenta un ausilio didattico all’insegnante, allo scopo di rendere più chiare le spiegazioni. Il materiale che noi diamo ai bambini è invece il mezzo che essi stessi usano per realizzare il proprio sviluppo interiore.1

Uno dei cardini del “metodo” Montessori è l’utilizzo dei cosiddetti materiali di sviluppo sensoriale: si tratta di un vastissimo corpus di strumenti, scientificamente e rigorosamente studiati, che il bambino può utilizzare da solo, dopo una breve e individuale presentazione da parte dell’insegnante, per “autoeducarsi”.


Sono materiali sensoriali perché l’apprendimento avviene attraverso l’uso dei sensi e quindi l’esperienza diretta, concreta, pratica. È così che impara un bambino: attraverso il tatto, l’olfatto, il gusto, oltreché l’udito e la vista. Nell’educazione tradizionale questi ultimi due sono in genere gli unici canali sensoriali utilizzati, mentre per gli antroposofi ne esistono addirittura dodici: oltre ai quattro che conosciamo ci sono anche il senso della vita, del movimento, dell’equilibrio, del calore, della conoscenza, del linguaggio, del pensiero, dell’Io. Una visione sicuramente interessante da approfondire.


Secondo Steiner il bambino stesso è un organo di senso! Ragion per cui può imparare solo attraverso i sensi e attraverso le sensazioni e le impressioni che coloro che lo circondano suscitano in lui: una visione questa comune a quella di Maria Montessori, la quale però seppe creare degli strumenti pratici che permettessero ai bambini di realizzare in piena autonomia il loro sviluppo interiore.

È così che nacquero i “materiali di sviluppo sensoriale”.

Ecco come la Dottoressa è pervenuta alla loro scoperta:

Il materiale si è formato da solo, non in modo arbitrario, ma in accordo con le reazioni naturali dei bambini. La reazione del bambino, ad ogni stadio, ha indicato quale nuovo materiale fosse necessario. Ho scartato quantità incalcolabili di materiale che si eliminava da solo in quanto non corrispondente ai bisogni del bambino. Come facevo a sapere che cosa mantenere? La psicologia del bambino me lo ha indicato. La psicologia è il padrone [perché] se questo delicato strumento, che è il materiale didattico, non è come deve essere, le reazioni che dovrebbero avvenire non avvengono. ... In breve, se noi non diamo ai bambini i mezzi per consentire loro uno sviluppo ordinato, questo sviluppo ordinato non si verifica e la crescita avviene a casaccio per scatti.2

Ecco quindi che presero vita materiali per ogni branca del sapere umano: dalla matematica e la geometria, alla geografia e la botanica, dalla musica alla grammatica…