CAPITOLO 6

C come CONCENTRAZIONE

Lo stato di completa concentrazione si ritrova solo in grandi uomini e anche tra essi è eccezionale. È l’origine di una forza interiore, di una forza che li fa innalzare rispetto agli altri. Ma se noi riscontriamo questa concentrazione e questa immersione dell’anima nel bambino, è evidente che il fenomeno non rappresenta uno stato eccezionale di persone dotate di doni spirituali speciali, ma è una qualità universale dell’anima umana che, a seconda delle circostanze, sopravvive solo in poche persone che hanno raggiunto l’età adulta.1

La concentrazione è la base della consapevolezza, quella che oggi viene sempre più definita con il termine inglese mindfulness. Perché la concentrazione dell’attenzione è indispensabile per essere nel qui e ora, nella presenza mentale. E chi più dei bambini è in grado di esserlo? La concentrazione, come scriveva Maria, diversamente da quanto si è soliti pensare, non è appannaggio degli adulti o di persone eccezionali, ma appartiene anche ai bambini se solo diamo loro la possibilità di coltivarla. E in che modo?, direte voi.


La concentrazione nasce sempre da un interesse, dall’attrazione verso qualcosa che ci chiama in modo misterioso perché risponde alle esigenze della nostra anima in quel momento particolare della nostra vita. L’interesse porta a un’azione, ovvero a un lavoro, e questo a sua volta conduce alla concentrazione.