ESSERE GENITORI DI UN BAMBINO MONTESSORI

Fiducia

Come molti genitori, Junnifa ha pensato a lungo al regalo migliore da fare a suo figlio in occasione del suo primo compleanno. Giocattoli in legno da impilare, un triciclo, uno strumento musicale. Poi un giorno, osservando il suo bambino, si è resa conto che il più grande dono che gli poteva fare non era materiale, ma psicologico: la fiducia. Si tratta di un regalo speciale che possiamo fare ai nostri figli solo nei loro primi mesi di vita, e che richiede delle specifiche condizioni.


Ne esistono di due tipi: la fiducia nell’ambiente esterno e la fiducia in se stessi.


Fiducia di base nell’ambiente esterno: di solito si acquisisce alla fine del secondo mese, momento fondamentale nella crescita del bambino perché inizia ad adattarsi al mondo esterno. In questa fase, madre e figlio sono legati da un rapporto di dipendenza reciproca, perché hanno bisogno l’uno dell’altro – si tratta della fase simbiotica di cui abbiamo parlato nel capitolo 3. È in questo momento che si crea il fondamento dell’identità del bambino, nonché della sua visione del mondo e della vita. Un neonato dotato di una solida fiducia nel mondo guarderà al futuro con ottimismo, sicurezza e consapevolezza di poter fare grandi cose.


Fiducia di base in se stessi: questo secondo tipo di fiducia si acquisisce a partire dal nono mese, che segna la fine dell’esogestazione, o gravidanza esterna. Significa che il piccolo ha trascorso tanti mesi nel grembo materno quanti ne ha trascorsi fuori. La fiducia in se stessi è la base dell’autostima ed è necessaria perché il bambino affronti ogni sfida credendo appieno nelle proprie capacità, senza lasciarsi scoraggiare dai fallimenti. Diventerà curioso ed esplorerà il mondo con grande interesse.


Per regalare fiducia a nostro figlio dobbiamo aiutarlo a sviluppare la propria indipendenza, fornendogli l’opportunità di muoversi, esplorare e comunicare.


Ogni volta che il piccolo riesce in qualcosa sta fondando la base per la propria fiducia in se stesso, per cui è importante non interromperlo e non cercare di aiutarlo troppo, ad esempio porgendogli quello che sta cercando di prendere. In questo modo il bambino, oltre ad acquisire autostima, imparerà anche l’arte della concentrazione. Rispettiamo questo processo.


Creiamo un ambiente che aiuti nostro figlio ad acquisire fiducia e continuiamo ad osservarlo: dobbiamo assicurarci che la realtà gli ponga sempre nuove sfide che siano alla sua portata, così da bilanciare il piacere di mettersi alla prova con un compito nuovo e le probabilità di successo. Dobbiamo continuare a incarnare per il piccolo un modello di comportamento e fornirgli un riscontro ogni volta che fa qualcosa di nuovo. Quindi parliamo al bambino, cantiamogli una canzone e, cosa ancora più importante, ascoltiamolo e chiacchieriamo con lui. Noi genitori dobbiamo cercare di notare ogni suo segnale verbale o non verbale che possa indicare fame, sonno o bisogno di aiuto, per poi rispondere adeguatamente. Piano piano il bambino imparerà a comunicare: forse con una parola, un segno o un gesto, come ad esempio sollevarsi il bavaglino ogni volta che ha fame. La consapevolezza di riuscire a farsi capire se ha bisogno di qualcosa lo aiuterà ad avere fiducia in se stesso.


E poi un giorno, quando avrà più o meno un anno, il piccolo ci sorriderà e gattonerà (o camminerà via). Si volterà a guardarci, ma continuerà ad allontanarsi fino a scomparire dalla nostra vista. Aspetteremo invano che torni da noi, e quando andremo a vedere dov’era finito lo troveremo a giocare con una delle attività che abbiamo predisposto per lui, oppure sarà seduto al suo tavolino a mangiare qualcosa. Magari starà addirittura bevendo da solo, oppure si sarà messo a sfogliare un libro nel suo angolo lettura.


E così capiremo che il bambino ha finalmente ricevuto il suo primo regalo di compleanno: la fiducia in se stesso e nell’ambiente che lo circonda. Il piccolo è ottimista, sa che il mondo è un posto meraviglioso e non ha paura di esplorarlo da solo, perché crede nelle proprie capacità. Abbiamo gettato le basi perché possa costruirsi una vita di felicità, in cui non smetta mai di imparare ed esplorare.


Anche se il ruolo dei genitori resta fondamentale, tutti gli adulti che si prendono cura del bambino possono aiutarci a dargli una base di fiducia.