CAPITOLO 23

Le mani

Tutta la vita è movimento. La creazione del mondo è un’armonia di tutti questi movimenti con uno scopo. Quando si parla di comportamento, sia degli uomini che degli animali, ci si riferisce ai loro movimenti mirati. Il movimento e l’uso delle mani sono un aiuto per lo sviluppo dei sensi. Le mani sono organi della vita interiore. Durante la vita inconscia, la natura comanda. Dai 3 ai 6 anni, il bambino è cosciente; deve costruire attraverso uno sforzo della volontà. Dobbiamo capire questi due tipi di sviluppo.

11 novembre 1946


Vi ricorderete che ho paragonato l’esercizio fisico alle attività proprie di uno stile di vita pratico, ma era solo un’analogia, perché facciamo molto movimento e usiamo molto i nostri muscoli per via di una intima connessione con il sistema nervoso, oltre che perché siamo guidati dall’intelligenza. Quindi, la conclusione non è che dovremmo avere degli attrezzi ginnici e delle palestre nelle nostre scuole Montessori, ma dovremmo avere delle attività. Prima di tutto dobbiamo renderci conto dell’importanza del movimento: provate a pensare come sarebbe tranquilla una società in cui nessuno si muove, anche se solo per una settimana. Morirebbero tutti: non è una questione di vita sociale, ma di lavoro. Non si tratta del semplice esercizio fisico individuale: se tutti non facessero altro che dei movimenti scoordinati e a scatti nel giro di poco tempo morirebbero. Brucerebbero le loro energie per niente.


La società è un complesso insieme di individui, ognuno dei quali si comporta in modo diverso dall’altro. Tenete a mente la struttura del pianeta: ogni organismo agisce per soddisfare il proprio scopo. Provate a pensare a cosa accadrebbe se le piante smettessero di agire: non ci sarebbero più né frutta né fiori, e l’aria sarebbe pervasa di gas irrespirabili. Se si fermasse tutto – dagli uccelli agli insetti, dalle bestie feroci ai pesci – il mondo diventerebbe un posto terribile.


L’immobilizzazione è impossibile. La natura fornisce a ciascun animale uno scopo utile. Questa è la filosofia del movimento: che tutta la vita sia movimento. Ogni l’organismo agisce per il proprio scopo e la creazione del mondo è data dall’armonia di tutti questi movimenti propositivi. La società prevede che ognuno agisca con uno scopo utile e quando applicheremo questa consapevolezza ai bambini capiremo meglio l’essenza della loro vita psichica. I bambini che agiscono con uno scopo sono felici perché sono in linea con la funzione vitale dell’umanità.


Quando parliamo del comportamento di uomini e animali, facciamo riferimento ai loro movimenti propositivi. Pulire casa, riordinare e annaffiare le piante sono tutte attività che fanno parte della vita pratica e sono importanti, ma ognuno deve agire mosso da uno scopo e lavorare non solo per se stesso ma anche per gli altri. Se così non fosse, l’attività umana non sarebbe altro che un esercizio fisico. Il lavoro si fa non solo per noi stessi ma anche per gli altri. Anche qualcosa di frivolo come il ballo sarebbe inutile senza un pubblico. I ballerini, che con fatica e impegno perfezionano i propri movimenti, danzano per gli altri. I sarti trascorrono la propria vita a cucire e non potrebbero indossare tutti gli abiti che realizzano. Eppure, la sartoria come la ginnastica richiede diversi movimenti.


Se si ha una visione dello scopo cosmico e si ha consapevolezza che ogni esistenza si basa sul movimento mosso da uno scopo, si diventa consapevoli e si è in grado di dirigere meglio l’attività dei bambini. All’inizio è la natura a spingerli a essere attivi e da questo deriva la loro felicità. Iniziano a sviluppare il proprio comportamento umano, con i suoi limiti e le sue potenzialità. Il movimento è strettamente connesso alla vita psichica e ci dobbiamo muovere con intelligenza, volontà e carattere.


I muscoli sono gli organi del sistema nervoso e si definiscono “volontari” perché sono strettamente legati alla vita psichica. Spesso non ci si pensa, soprattutto in campo educativo. Si dice che è necessario muoversi perché il movimento favorisce la respirazione, la digestione e la sudorazione, oltre a sviluppare i muscoli, ma la più alta e più importante funzione del sistema muscolo-scheletrico non può essere semplicemente quella di essere al servizio della dimensione vegetativa. Quando una persona agisce con una funzione importante ne giova anche la dimensione vegetativa, a livello cardiaco, polmonare e digestivo. Tutto ciò avviene come conseguenza a un lavoro mirato. In natura, la salute non è la ragione del movimento. Se dovesse essere così non staremmo vivendo davvero.


Dobbiamo riconoscere e favorire lo scopo di ogni aspetto della nostra vita, quindi se vogliamo davvero comprendere il movimento dobbiamo prima comprendere che fa parte di un progetto psichico. Non basta solo l’esercizio fisico e non basta il solo lavoro. C’è qualcosa di più complesso. Nell’essere umano, la coordinazione di tutti i muscoli è possibile grazie all’attività. Gli animali acquisiscono i propri determinati movimenti per via ereditaria, per cui gli scoiattoli si arrampicano sugli alberi rapidamente, le tartarughe si muovono lentamente, alcuni animali saltano, e coì via. L’uomo deve invece formare da sé la coordinazione dei propri movimenti. Ha delle immense potenzialità. Ognuno può sviluppare parte di questo potenziale, costruendo il proprio modo unico di muoversi. In questo modo, ogni individuo muovendosi nell’ambiente forma se stesso.


Forse penserete che gli esercizi fatti per sviluppare i sensi non c’entrino con lo sviluppo del movimento, ed è così. Ma è anche essenziale comprendere che questo processo ha come conseguenza una sempre maggiore concentrazione, derivante dalla ripetizione dello stesso movimento. Se per esempio si fornisse a un bambino di tre anni un determinato materiale ma non gli si desse nessuna possibilità di muoversi, il piccolo non potrebbe agire e non avrebbe alcuno scopo intelligente. Non potrebbe esercitare i propri sensi solo osservando un oggetto, perché ha bisogno di manipolarlo. Questo è lo stimolo. Poi, da questo interesse interiore si origina un senso di concentrazione.


Ognuno deve avere i propri esercizi. Muoversi e utilizzare le mani aiuta a sviluppare i propri sensi, concentrarsi e formare il proprio carattere. La coordinazione si sviluppa attraverso il movimento, soprattutto quello delle mani: è una questione di equilibrio interiore. È a questo che servono gli esercizi fatti fra i tre e i sei anni. Se, fornendo al bambino dei materiali sensoriali, gli forniamo delle distinzioni precise sulle differenze e somiglianze fra i diversi stimoli, facciamo sì che l’intelligenza si sviluppi.


Se i piccoli sono interessati al colore, per esempio, potrebbero riceverli in dono. Il mondo, grazie alla natura, ne è già così pieno. Perché si dovrebbero offrire ai bambini solo degli stimoli visivi limitati? È vero che i bambini vedono intorno a sé queste tinte meravigliose, ma a loro non resta nulla – nessuna conoscenza, nessun interesse, nessuna concentrazione, nessun dettaglio, nessuna precisione – se non possono toccare questi oggetti con le proprie mani. Solo così i loro movimenti diventano correlati ai loro sensi e il loro intelletto si sviluppa di conseguenza. Concentrandosi e provando interesse, i piccoli riescono a educare i propri sensi e diventano quindi in grado di percepire la bellezza del mondo, anche nelle differenze più sottili. Solo così si può vedere più di quanto non si abbia mai visto prima e provare un interesse fino a quel momento mai provato.