Ci sono diversi stadi nella costruzione dell’intelligenza nelle diverse età. L’intelligenza degli animali consiste nel saper riconoscere le cose. L’intelligenza dell’uomo è immaginativa, la vera forma della sua intelligenza. L’uomo può immaginare cose che non sono presenti e costruirle. L’attività inconscia è legata alla costruzione dell’intelligenza. L’immaginazione dura tutta la vita.
19 novembre 1946
Tutti i movimenti costruttivi del bambino sono frutto dell’istanza di una spinta interiore. L’attività ha inizio proprio a causa di questa spinta interiore, ma cosa dire dell’intelligenza? È evidente che ci sono tappe diverse nella costruzione di questa facoltà in età diverse. Un bambino di tre anni non è intelligente tanto quanto un bambino di sei anni, così come noi siamo più intelligenti dei giovani. Se guardiamo questo sviluppo dall’inizio e studiamo le sue manifestazioni, possiamo imparare qualcosa riguardo a una dimensione che nell’adulto è sepolta troppo in profondità.
Noi non comprendiamo realmente l’intelligenza, la consideriamo un dono di natura. Diciamo che è una caratteristica della razza umana e una qualità superiore che non si trova negli animali, propria del solo genere umano. Gli animali non si sono evoluti diventando sempre più intelligenti fino a raggiungere il livello dell’uomo. Dal punto di vista evolutivo, sono più vecchi di noi e sono più liberi nell’ambiente, per cui dovrebbero essere più intelligenti! Ma, ovviamente, l’intelligenza non deriva semplicemente dall’esperienza nell’ambiente.
Studi comparativi, che hanno paragonato l’intelligenza dell’uomo e quella degli animali superiori, mostrano che questi ultimi da un certo punto di vista sono intelligenti. Hanno una coscienza e hanno degli istinti – come noi – e possono riconoscere cose che non appartengono al loro ambiente naturale, per cui immaginiamo che la loro intelligenza sia simile alla nostra. Ricordo un professore ad Amsterdam che ci mostrò i cani che aveva addestrato32. Erano in grado di riordinare figure geometriche, usare le proprie zampe per creare parole come c-a-n-e usando delle speciali lettere mobili proprio come fanno i bambini in una classe Montessori. Questo professore pensava che ciò fosse una chiara dimostrazione che l’intelligenza dell’uomo si era sviluppata dall’intelligenza degli animali. Ma secondo noi c’era un’insormontabile barriera: gli animali non possono oltrepassare determinati limiti assoluti mentre gli uomini possiedono tutti i gradi di intelligenza. Anche le persone più illetterate e primitive mostrano una capacità intellettiva diversa dal limite ristretto dell’intelligenza animale. L’uomo è capace di riconoscere più figure geometriche, e può usare l’intero alfabeto invece di poche lettere. Ma non si tratta solo di una differenza quantitativa. C’è una differenza nella forma, nell’esistenza. L’intelligenza reale è qualcosa di immenso, che la natura ha conferito solo all’uomo. Se studiamo la differenza fra l’intelligenza degli uomini e quella degli animali notiamo chiaramente che l’intelligenza dell’uomo è immaginativa. L’intelligenza degli animali consiste nella capacità di riconoscere cose – nomi, voci, e così via.