PEDAGOGIA DELL’ATTENZIONE E DISTRAZIONE DI MASSA
Su questi argomenti, sul rapporto tra concentrazione e movimento, tra Montessori e neuroscienze, mi pare sia stato detto molto e sicuramente è stato detto l’essenziale. Mi rimane da dire una cosa molto semplice, ma ci ho messo molto tempo prima di capirla e mi scuserete, come dice un mio amico “Dopo tre volte capisci subito”. Sono più o meno trent’anni che mi occupo di Montessori e di questo mondo, partecipo come osservatore alle presentazioni del materiale, ho avuto l’occasione d’incontrare le allieve dirette di Montessori… Insomma la prima affermazione provo a dirla a modo mio: bisogna prendere molto sul serio i bambini - e l’ho capito dopo molto tempo, ho fatto un lungo giro filosofico per arrivare a capire quello che mia nonna sapeva già fin dall’inizio, che bisognerebbe rendere molto sul serio i bambini, e qualcuno ieri sera mi ricordava: “Chi prende sul serio i bambini?” Guardate, so che parlo a delle donne, a degli educatori, a degli uomini che si prendono cure di bambini e ragazzi, ma non li prendiamo ancora sul serio, non li consideriamo; dalla nostra altezza adulta, dalla nostra società impegnata in altre cose, dal nostro metro e ottanta, settanta centimetri d’altezza non vengono presi in considerazione. E la seconda cosa, ancora più terribile per uno come me che ha passato del tempo a studiare Montessori, mi dicevo: è venuto il momento di prenderla sul serio, Montessori, e prenderla sul serio vuol dire prendere sul serio i bambini e prendere sul serio l’uno e l’altro vuol dire che “quando il saggio indica la luna lo stolto guarda la punta del dito”.