Se me l’avessero insegnata così: la matematica nelle scuole Montessori
Buongiorno. Prima di incominciare desidero ringraziare l’Associazione Montessori Brescia e in particolare la sua Presidente per avermi invitata a questo evento che sin da subito mi è parso molto interessante. Infatti quando lo scorso mese di maggio Rosa Giudetti mi ha telefonato per chiedermi se volessi partecipare al convegno per raccontare perché è così bello imparare la matematica alla scuola Montessori, mi sono accadute due cose che mi hanno stupita.
La prima è che istintivamente ho accettato, con tutta l’ansia del caso sopraggiunta in seguito, e la seconda è che una volta terminata la conversazione sono stata sopraffatta da un brain storming incredibile, tante sono le possibili risposte a questa domanda condivisibili da docenti “sul campo”. Credo di non essere in errore se dico che oggi il mio ruolo è anche quello di portavoce di molti insegnanti Montessori. Ciò che riporto in questa breve relazione è la mia esperienza, ma anche la sintesi di conversazioni e confronti avuti nel tempo con maestri e persone che gravitano intorno al mondo Montessori. Con piacere invito perciò i colleghi presenti ad interrompermi e ad aggiungere, se lo desiderano, quello che potrei aver tralasciato e che è importante dire.
Dunque perché è bello imparare la matematica alla scuola Montessori? Perché se ce l’avessero insegnata così sarebbe stato diverso?
Io direi, utilizzando le parole della Dottoressa perché la scuola Montessori “ricorre a dei metodi speciali per insegnarla, e ne rende gli elementi chiari e comprensibili presentandoli in forma concreta”.
Questi metodi speciali, queste strade con le quali si raggiunge un fine, si possono nel nostro caso identificare con:
- il percorso Montessori
- le caratteristiche della lezione
- la libera scelta
- i materiali (che rappresentano gli elementi in forma concreta)