Saluti introduttivi

Rosa Giudetti, Presidente Associazione Montessori Brescia

Il pensiero pedagogico di Janusz Korczak, uno dei più insigni educatori di tutti i tempi, risulta ancora oggi di grandissima attualità e nel 2019 l’Associazione Montessori di Brescia, che mi onoro di presiedere, ha voluto dedicargli un’intera Rassegna di eventi. Un nostro piccolo contributo alla diffusione del pensiero korczakiano nella speranza che studenti, insegnanti, educatori e genitori decideranno di approfondirne la conoscenza e proveranno a tradurne il pensiero in un approccio all’infanzia e all’adolescenza più consapevole e rispettoso. 

Desidero ringraziare i relatori per la disponibilità e la generosità con cui hanno accolto il nostro invito a partecipare al convegno “Janusz Korczak: dalla parte dei bambini. Sempre”, di cui questo libro documenta gli interventi. Lo hanno reso un prezioso momento di riflessione e approfondimento non solo su Janusz Korczak ma anche sulla condizione sociale dell’infanzia, troppo spesso vittima della follia e della violenza degli adulti. 

Oltre alla sua storia, alla vita straordinaria interamente dedicata ai bambini del suo orfanatrofio, di cui condivise il tragico destino di deportazione a Treblinka, era nostro desiderio portare alla luce la luminosità del pensiero pediatrico e pedagogico del Dottor Korczak, che diversi punti di contatto ha con il pensiero di Maria Montessori. 

Entrambi medici, avevano sottolineato l’importanza dell’organizzazione di un ambiente sicuro per il bambino, in grado di sostenerne lo sviluppo. Ma non solo, grande rilevanza aveva per entrambi la necessità di permettere ai bambini di autogestirsi e auto educarsi, dimostrando così una grande fiducia nei loro confronti, una fiducia che ancora oggi gli adulti faticano ad avere. 

Anche l’osservazione, considerata strumento essenziale per conoscere i bambini, rappresentò elemento importantissimo per questi due straordinari pedagoghi. 

Così come Maria Montessori, anche Janusz Korczak non elaborò teoricamente un metodo da applicare, ma osservò i bambini per decenni e portò avanti insieme a loro la sperimentazione di esperienze pedagogiche davvero uniche e sorprendenti: il Tribunale dei bambini, il Parlamento dei bambini, il giornale dei bambini, la cassetta delle lettere, la vetrina degli oggetti smarriti, la bacheca. 

Quando si pensa al Dottor Korczak viene in mente il mito, l’eroe ricordato per quell’ultimo viaggio verso la morte con i suoi orfani. Ci auguriamo, con questo convegno e con l’intera Rassegna, di aver contribuito a fissare l’attenzione e l’interesse sullo studioso, sul pediatra, sul grande patrimonio che ha lasciato in vari campi e sul suo essere stato un pedagogista innovatore, sempre proiettato verso il futuro. 

La sua personalità di grande spessore e complessità, il suo slancio profetico, la tensione visionaria, la profonda sensibilità per le sorti dei bambini delle classi sociali più deboli, il suo impegno per l’integrazione di bambini provenienti da culture e contesti sociali diversi rendono la sua storia e il suo lavoro di grande modernità. 

Janusz Korczak ci ha messi di fronte a un’evidenza innegabile: i diritti dei bambini non sono dissociabili dai doveri educativi degli adulti e questa prospettiva deve guidarci per non continuare a violare, più o meno consapevolmente, i diritti dell’infanzia. 

Ai bambini dobbiamo il massimo rispetto che non devono meritarsi perché loro rappresentano il nostro futuro e hanno un diritto di precedenza radicale e indiscutibile. 

L’esperienza umana di Janusz Korczak, che lo vide circondato dall’orrore e dalla morte, lo portò inoltre a riflettere e interrogarsi sulla condizione e sul senso morale dell’essere umano e, considerato il difficile periodo storico che stiamo vivendo, il suo pensiero può diventare per noi una guida luminosa. 

Conoscere la storia e il pensiero di questo grande uomo è stata per me un’esperienza umana molto significativa e arricchente. 

Il mio auspicio è che sempre più adulti, ispirati dal suo pensiero, possano avere uno sguardo vasto e profondo sull’infanzia e inizino, proprio come lui, ad essere realmente e concretamente dalla parte dei bambini, sempre. 

Rosa Giudetti