ll numero 04/2025 di Mille Vigne&nbsp;offre una panoramica completa e approfondita sul mondo della viticoltura ed enologia italiana, con un focus particolare su ricerca, innovazione e sostenibilità. La rivista apre con i più recenti studi sul clima e sulle tecniche colturali, analizzando come gli antichi viticoltori gestivano stress idrico, variabilità climatica e sistemi di irrigazione — temi tornati oggi di grande attualità. La sezione dedicata alla viticoltura esplora argomenti centrali come la biodiversità dei vitigni siciliani, la resistenza alla Xylella, la gestione biologica della necrosi corticale e nuove strategie agronomiche per aumentare la resilienza dei vigneti. Ampio spazio è riservato anche all’innovazione in vivaio, ai biotipi locali e agli studi su uniformità di maturazione e adattamento territoriale. Nella parte di enologia, la rivista approfondisce temi tecnici come l’uso della silice, le potenzialità dei vini dealcolizzati, il ruolo dei lieviti e dei batteri lattici, e l’importanza dei composti mentolati del rovere nella definizione della freschezza aromatica dei vini affinati. La sezione economia analizza i mercati internazionali, come l’e-commerce del vino in Brasile e il nuovo scenario commerciale cinese, fornendo strumenti utili alle aziende che vogliono affrontare mercati complessi e in evoluzione. Spazio anche alla cultura del vino, con reportage dedicati al vino coreano, alla storia del vino a corte e al tema dell’inclusività nelle etichette moderne. Questo numero si conferma un riferimento tecnico e culturale per viticoltori, enologi e professionisti del settore, offrendo contenuti aggiornati, approfondimenti scientifici e prospettive concrete per affrontare le sfide attuali e future del comparto.

DALLA RICERCA

Due passi nella scienza di Alessandra Biondi Bartolini

EDITORIALE

Eppur mi son scordato di te

VITICOLTURA

Biodiversità viticola siciliana, una risorsa da valorizzare

Le vie per “resistere” alla Xylella della vite

Necròsi corticale della vite, la difesa è possibile anche in biologico

Allarme nella pianta: gli induttori di resistenza e il loro inserimento nelle

strategie di difesa

BioDiVit e il vigneto collezione di Grinzane Cavour

Quando il Guyot si trasforma in cordone speronato

La selezione clonale tra passato, presente e futuro

Ridurre il compattamento con la scelta degli pneumatici

ENOLOGIA

La silice intelligente

Nella bottiglia vuota il bicchiere mezzo pieno

Strategie e tecniche per dealcolizzati e parzialmente dealcolizzati di qualità

Dove, come e quando: il who’s who dei batteri lattici

Composti mentolati nel rovere e nel vino, i guardiani della freschezza aromatica

nell’affinamento

ECONOMIA

L’anima digitale del vino: perché la vendita online conta (e molto) in Brasile

Il mercato del vino in Cina è cambiato, come affrontare il nuovo scenario

L’immigrazione è una risorsa

CULTURA E SOCIETÀ

Da una vecchia miniera rinasce l’interesse per il vino coreano

Vino a corte

L’inclusività in etichetta

OSSERVATORIO PROGETTI

4/2025 di SERENA LEO VITICOLTURA 8 Le vie per  resistere  alla Xylella della vite In Puglia la Xylella   un triste amarcord che non deve mai pi  ripetersi. Dagli addetti ai lavori le ricette e la ricerca per evitare gli errori commessi con l olivo La Xylella per la Puglia   una ferita ancora aperta. Sono ben noti i campi in cui gli olivi da verdi e rigogliosi sono passati a essere secchi e grigi. E se il pericolo sembrava ormai un lontano ricordo, per la vite e i mandorleti la Xylella pu  rappresentare ancora un insidia da superare. L attuale protagonista   la Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa che, solo due anni fa si   presentata in Puglia e ha colpito il cuore della coltivazione di uva da tavola e dei mandorleti regionali facendo ancora tremare il settore dell agroalimentare che, di fatto, dipende da ci  che accade in campo. Tutto   iniziato nel 2023. L area interessata in cui ci sono stati i primi rilievi copre l agro di Triggiano e Capurso, alle porte del comprensorio regionale pi  esteso e destinato all uva da tavola, anche se non esclusivamente. In questa sorta di ovale che misura 2 km di lunghezza e 4 km di larghezza, sono stati i mandorleti e alcuni vigneti ad aver accusato l attacco di Xylella fastidiosa fastidiosa, divenendo quindi subito osservati speciali, come previsto dalla comunit  Europea.  In ottemperanza del Regolamento comunita- Donato Boscia rio 1201/2020 mirato a prevenire la diffusione di Xylella,   stato avviato un programma di eradicazione che prevede l espianto delle piante infette e di quelle suscettibili al batterio presenti nel raggio di 50 metri. Al momento sono circa 40 gli ettari di vigneto abbattuti nell ovale suddetto . Cos  Donato Boscia, ricercatore emerito dell Istituto per la Protezione Sostenibile delle piante del CNR, apre una finestra sui numeri che stanno interessando il fenomeno ma non solo, anche sui vettori che hanno permesso di far circolare la Xylella provocando i primi danni, per fortuna non particolarmente rilevanti.  L obiettivo   evitare il dilagare della pericolosa malattia di Pierce che, memori dei disastri californiani,   potenzialmente molto pericolosa per il comparto viticolo. Ci    il risultato di un monitoraggio con cui sono state sottoposte ad analisi oltre 45000 Figura 1. Alcuni sintomi della malattia di Pierce (foglie, apici, tralci) su viti malate, Baleari (ph. Credits Luca Nerva, CREA VE Conegliano) 

4/2025 COS   LA MALATTIA DI PIERCE E PERCH  C   DA PREOCCUPARSI La Xylella   un batterio che colonizza i vasi xylematici che nelle piante trasportano l acqua e i nutrienti dalle radici alle parti aeree. Colonizza, vive e prolifera in questi vasi. La manifestazione esterna dell aggressione va dall essiccamento delle foglie fino alla morte delle piante. L origine di questo batterio   americana, cos  come per altri patogeni che hanno interessato la vite. Va detto che il Carlo Bergamini batterio non passa da solo da pianta a pianta, ma ha bisogno di un vettore che in questo caso   un insetto, la sputacchina Phileanus spumarius. A scoprirla negli anni Ottanta del 1800   stato il dottor Newton Pierce, da cui il nome della malattia che porta alla morte delle piante colpite. Facciamo quindi il punto con gli addetti ai lavori che, dalla Puglia e non solo, si sono subito adoperati Laura Rustioni per un rimedio che potesse rivelarsi efficace. Si tratta di Carlo Bergamini, ricercatore CREA-Viticoltura ed Enologia (Turi) e parte del progetto Novixgen, a cui si aggiunge il contributo di Laura Rustioni, professoressa e ricercatrice dell Universit  del Salento, anch essa impegnata nella ricerca della giusta  ricetta  per combattere la Xylella con il progetto Cleargenes. IL PROGETTO NOVIXGEN: BREEDING PER VARIETÀ LOCALI RESISTENTI Il primo progetto   destinato a trovare soluzioni sia per la Xylella dell olivo (Xylella fastidiosa subspecie pauca), sia per quella della vite. Novixgen corrisponde all acronimo di Nuove prospettive di sviluppo per l Olivicoltura italiana attraverso la Valorizzazione della biodiversit  e la selezione di materiale genetico d olivo tollerante a Xylella fastidiosa, nonch  azioni mirate a prevenire il possibile impatto sulla viticoltura. A occuparsene sono le Universit  degli Studi Federico II di Napoli, del Salento, Aldo Moro di Bari, l Istituto di Genomica Applicata (IGA) di Udine e 7 centri di ricerca del CREA (Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura   CREA-OFA, Agricoltura e Ambiente   CREA-AA, Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari   CREA-IT, Difesa e Certificazione   CREA-DC, Foreste e Legno   CREA-FL, Genomica e Bioinformatica   CREA-GB, Viticoltura ed Enologia   CREA-VE). Il progetto si avvale inoltre di un accordo di collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia. A tutti questi partner si aggiungono produttori del settore olivicolo-oleario e vitivinicolo, in prima linea per evitare problemi sul suolo pugliese. Sulla questione vite Carlo Bergamini ha raccontato quanto la Xylella fastidiosa fastidiosa sia diventata un necessario caso di studio.  Il progetto su cui lavoriamo riguarda le variet  autoctone del meridione, zona pi  adatta alla diffusione del batterio, ma non escludiamo altri areali del Paese dati i mutamenti climatici. Lo studio inizia dall osservazione del nostro germoplasma rispetto al comportamento del patogeno. Il nostro obiettivo   iniziare a introdurre forme di resi- stenza genetica al batterio. L attivit  di breeding pu  portare alla creazione di variet  con resistenza specifica alla Xylella. L obiettivo   ottenere la resistenza da specie che si sono evolute in Centro America dove   presente da sempre e con nuovi incroci trasferirla alle nuove variet  resistenti da aggiungere a quelle gi  presenti nel nostro germoplasma.   una forma di assicurazione nel caso il batterio si propagasse in modo massiccio. Per il progetto si   ritenuto necessario uno studio condotto alle Baleari, territorio in cui la Xylella fastidiosa fastidiosa   gi  presente. Sono stati condotti degli esperimenti per capire come si comportano le nostre variet  autoctone quando vengono a contatto col batterio. Al momento abbiamo visto che tutte le variet  testate sono suscettibili anche se in maniera diversa. Nella maggior parte dei casi in una stagione dall inizio dall inoculo con il batterio alla fine dell estate sono presenti forti sintomi della malattia di Pierce: bruciatura delle foglie che cadono lasciando il picciolo attaccato, lignificazione incompleta dei fusti, crescita stentata dei germogli e infine bacche raggrinzite. Altre variet  invece hanno mostrato sintomi molto lievi ma prima di arrivare a conclusioni credibili c   bisogno di almeno un altra stagione per verificare i dati . Il progetto Novixgen va a intrecciarsi con il tema spinoso delle resistenze.  Aprire la strada al breeding di materiale resistente al batterio non   semplice. Conosciamo la regione del DNA della resistenza chiamata PDR1 (Pierce Desease Resistence). Inoltre si procede a valutare il microbioma associato alle piante resistenti e infette da Xylella e potrebbero esserci altri microrganismi in grado di contrastarla. Lo studio, condotto con i colleghi di Conegliano, ha permesso di raccogliere e valutare i microbi che convivono in presenza di Xylella alle Baleari e in California. Successivamente sono stati impostati degli esperimenti in cui vengono messi insieme i migliori batteri in grado di contrastare la crescita almeno in vitro della Xylella fastidiosa. Questi formulati vengono testati sulle piante in presenza del batterio e si verifica se sono in grado di rallentarne o ostacolarne la diffusione. Aspettiamo 9 VITICOLTURA piante campionate . La situazione impone riflessioni e azioni concrete. 

Il nuovo numero di Mille Vigne 04/2025: viticoltura, enologia, sostenibilità ed economia del vino, con approfondimenti tecnici e analisi di settore.