I TURBAMENTI
DEL GIOVANE HUGO

Personaggio chiave in questo quattrocentesco giro di affari, interessi economici e mode collezionistiche è Tommaso Portinari (Firenze 1424-1501), protagonista di una storia di intrighi e bancarotta, rivalità carrieristiche e fallimenti, intuizioni geniali, doppi giochi e vendette.

Nel 1465, dopo vent’anni e passa di lavoro, litigi, colpi bassi e abili strategie autopromozionali, Portinari riuscì a scalzare Ippolito Tani dal ruolo di dirigente incapo del Banco dei Medici di Bruges (Tani rimase come socio e fu spedito a cercare di rivitalizzare la languente filiale londinese del Banco). Per alcuni anni Tommaso aveva dedicato tempo ed energie alla costruzione di un solido rapporto di fiducia con la corte borgognona fino ad arrivare a potersi considerare un buon amico e consigliere di Filippo il Buono e poi di Carlo il Temerario. Condizione, questa, che lo aiutò a prevalere nella corsa al ruolo di gestore principale degli interessi medicei in città, che svolse rischiando qualche mossa imprudente e in qualche caso usando denari dei Medici per tornaconto personale. In breve, Tommaso divenne l’italiano più potente di Bruges – si stabilì nello Hof Bladelin, una delle più belle residenze cittadine –, l’unico citato dalle cronache fra gli invitati al matrimonio di Carlo stesso con la ventitreenne Margherita di York (alla festa aveva peraltro contribuito lo stesso Portinari con molta generosità), che fu celebrato proprio a Bruges nel 1468 con la consueta spettacolare, fiabesca, eccessiva ostentazione di sfarzo che aveva sempre accompagnato le feste nuziali dei duchi di Borgogna. Vi si svolsero nove banchetti pantagruelici, preceduti da altrettanti tornei cavallereschi; tra gli spettacoli organizzati anche un carro gigantesco (diciotto metri) con la ricostruzione di una balena con occhi e coda mobili, nella cui bocca spalancata danzavano sirenette e tritoni; e poi un leone dorato e un unicorno a simboleggiare la verginità della sposa. Sposa per la quale in verità Carlo – già padre di Maria di Borgogna per uno dei suoi due precedenti matrimoni – non mostrò mai molta attenzione.