Anche per questo motivo intorno al 1516 Michelangelo, che da poco era tornato a Firenze, si esercitò copiando i disegni di monumenti antichi del Codice Coner (attribuito a Bernardo della Volpaia) realizzando una parte di questo tipo di apprendimento. Sempre in quegli anni (1517 circa) Buonarroti disegnò le eleganti finestre “inginocchiate” a chiusura della loggia terrena di palazzo Medici. Queste esperienze sono preziose perché documentano la formazione di Michelangelo come architetto, attraverso questo “training” l’artista cercava di creare le soluzioni architettoniche a lui congeniali da usare poi nei cantieri successivi.
