CELEBRAZIONI VASARIANE Giovanna Ferri UN TRIONFALE RITORNO ALLE ORIGINI AREZZO. LA CITT DI VASARI IL GRANDE PROGETTO ESPOSITIVO E CULTURALE VOLTO A RENDERE OMAGGIO ALL'ARTISTA E STORIOGRAFO ARETINO, A QUATTROCENTOCINQUANT ANNI DALLA MORTE 10 Giorgio Vasari, Il convitto per le nozze di Ester e Assuero (1549), particolare, Arezzo, Museo d'arte medievale e moderna. Storiografo, artista, cortigiano ma anche uomo dotato di un particolare fiuto e pragmatismo, Giorgio Vasari, che con la stesura delle Vite (1550, 1568) può essere ritenuto a buon diritto il primo storico dell arte italiano, si è cimentato come ben sappiamo in varie discipline: dal disegno alla pittura, dall incisione all architettura, dalla scenografia alla letteratura, alla storia. Primo artista del duca Cosimo I de Medici, dal 1537 al 1574, oggi Vasari (1511-1574) è omaggiato, a quattrocentocinquant anni dalla morte, nella sua città natale, Arezzo, con un ampio progetto che abbiamo avuto il piacere di conoscere il 4 aprile scorso in occasione della conferenza stampa. Un programma articolato, promosso e organizzato dal Comune di Arezzo, Fondazione Cassa di risparmio di Firenze, Fondazione Guido d Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della cultura, Gallerie degli Uffizi e sostenuto da un comitato scientifico coordinato da Carlo Sisi. Partner dell evento alcune tra le più importanti istituzioni della città quali l Archivio di Stato, la Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, la Biblioteca, la Fraternita dei laici e Fondazione Arezzo Intour. Come ha sottolineato Sisi: «Abbiamo intitolato l iniziativa Arezzo. La città di Vasari perché l idea è stata, innanzitutto, quella di dare organicità al progetto [a partire dal lavoro svolto dagli attori coinvolti]. La città è l organismo urbano ma è anche l organismo civile, l organismo dei contatti. Un affermazione di grande valore che ha permesso di far dialogare in modo naturale le diverse istituzioni, solitamente impegnate con non poca fatica