ma è difficile incontrare figure più diverse. Homer si è sempre considerato profondamente radicato in una realtà nordamericana, incentrata proprio negli Stati del Nord Est in cui erano giunti i Pilgrim Fathers, e se ha intrattenuto qualche scambio con i “vecchi parapetti” dell’Europa, è stato pur sempre guardando verso la terra madre, l’Inghilterra da cui quei Padri erano partiti, con scarse concessioni al fascino esercitato da Parigi. In fondo, anche James Abbott era nato, appena due anni prima (1834), in uno degli Stati di quella regione, a Lowell nel Massachusetts, ma si era impegnato ben presto a nascondere quell’origine, considerata bassa e compromettente, puntando semmai a farsi considerare cittadino di una più stimabile Baltimora, pronto del resto a sfruttare l’opportunità presentatasi al padre, George Washington, un robusto ufficiale dell’esercito yankee, in cui aveva potuto sviluppare cognizioni ingegneresche, fino a mettersi in proprio e a specializzarsi nella costruzione di reti ferroviarie. La reputazione conseguita in questo ramo di attività era giunta all’orecchio di un personaggio da favola, lo zar delle Russie Nicola I che non aveva esitato a chiamarlo a San Pietroburgo, con l’incarico di costruire una linea ferroviaria dalla seconda città dell’impero fino a Mosca, assegnandogli un trattamento economico di prim’ordine, il che aveva permesso a Whistler di trasferire sulla Neva anche la seconda moglie Anna e i due figli maschi, tra cui James. Questo soggiorno prestigioso aveva deliziato il giovane futuro artista, fino quasi a stimolarlo a dichiarare nelle sue schede biografiche proprio la città “delle notti bianche” come sua effettiva località di nascita. Furono anni di vita agiata, quasi nel lusso, ma con una prima interruzione, in quanto, nonostante il fascino di quella metropoli, il clima rigido era infausto per l’adolescente James, tanto da indurre i genitori a portarlo a risiedere per qualche tempo a Londra, nel 1848, facendolo approdare per la prima volta sul Tamigi, che sarà poi per il resto della sua vita la sponda da lui più amata, seppure in un continuo andirivieni con l’altra capitale del Vecchio continente, Parigi.
