Internazionalelettrista

Nel 1952 Guy Debord, Gil Joseph Wolman e altri giovani appartenenti al lettrismo decisero di sabotare la conferenza stampa a Parigi di Charlie Chaplin (considerato invece inattaccabile dai lettristi per la sua creatività immensa) e questo gesto fu l’occasione della scissione dalla compagine di Isou. Fondata appunto nel 1952 insieme a Wolman, Bernstein e Dahou, l’Internazionale lettrista non si presentò come una dottrina, ma si fondò sulla sperimentazione e sulla ricerca di modi di vita nuovi, per una trasformazione della vita quotidiana. La rivista mensile e gratuita, “Potlatch”, attiva tra il 1954 e il 1957, ebbe come finalità la libera circolazione delle idee, cosicché in ogni numero venne inserita la seguente dicitura: «Tutti i testi pubblicati in “Potlatch” possono essere riprodotti, imitati o parzialmente citati senza alcuna indicazione di origine». Concetti che, come afferma Mirella Bandini in L’estetico, il politico, confermano la formazione surrealista e marxiana di Debord che lo aveva portato, in un momento di crisi dei valori umani come all’inizio degli anni Cinquanta, all’approfondimento delle nuove forme di attività di conoscenza proposte dagli antropologi e dagli etno-sociologi degli anni Trenta come Marcel Mauss, Georges Bataille, Claude Lévi-Strauss, le cui istanze erano maturate nel clima della rivolta scatenata dai surrealisti contro la letteratura, la cultura e la scienza accademica. L’ideale di Debord è di riprendere i concetti che la ragione borghese ha lentamente rifiutato come quello di “potlatch”, di gioco e di nomadismo. Il concetto di “potlatch” è ripreso dagli studi che Marcel Mauss fece sulle istituzioni economiche primitive (1925). Il termine indica un tipo di dono che, presso alcune popolazioni primitive americane, viene offerto in occasione di iniziazioni, matrimoni e funerali ed esclude qualsiasi contrattazione, costituendosi come un dono considerevole di ricchezze offerte ostentatamente con lo scopo di umiliare, sfidare e obbligare un rivale a superare in generosità. L’idea della rivista “Potlatch” era, quindi, quella di sfidare i “nemici” a offrire un contributo culturale maggiore del loro.


Isidore Isou, Senza titolo (Chaque création nouvelle apporte une ré-interprétation inédite du Paradis) (1988).