Il 1954 fu un anno importante in quanto Jorn, viaggiando per l’Europa, ristabilì contatti e adesioni per il suo nuovo movimento. Dall’ormai disciolto CoBrA si unirono diversi artisti tra cui Appel, Alechinsky, e alla prima manifestazione del M.I.B.I. presero parte i Nucleari, Fontana, Corneille, Matta, Koenig e altri. La mostra, ordinata da Tullio Mazzotti d’Albisola e allestita da Joe Colombo, fu poi presentata alla X Triennale di Milano con il titolo di Incontro internazionale della ceramica. Le ceramiche, agli occhi di Jorn, assumevano il ruolo di valida alternativa agli asettici oggetti ideati dal design, grazie all’imprevedibilità in alcune fasi di preparazione (cottura, presa del colore) e alla possibilità di sperimentazione.
La polemica contro il funzionalismo divenne pubblica sempre nel 1954 al I Congresso internazionale dell’Industrial Design della X Triennale di Milano, dove Jorn replicò alla relazione generale di Bill sul tema Industrial design nella società.
Max Bill concentrò il suo discorso sul problema industriale della produzione e sul ruolo dell’artista nella società, che consiste non nell’esprimere se stesso, ma nel creare oggetti armoniosi al servizio dell’uomo, occupandosi di conseguenza dei problemi della produzione in serie. La replica di Jorn, dal titolo Contre le Fonctionnalisme, fu impostata sulla contrapposizione del concetto di «artista libero» (già teorizzato in CoBrA) a quello di artista-creatore di oggetti di produzione industriale, proposto da Bill. Il «libre artiste experimental» per Jorn è colui che agisce in modo spontaneo, creativo e soprattutto, di fronte al pericolo della specializzazione del sapere, ritenuta una mentalità figlia del funzionalismo, combatte per il superamento del concetto tradizionale di arte come categoria separata.
Per quanto riguarda la futura nascita dell’Internazionale situazionista, nel 1955, ad Albissola Marina (Savona), avvenne l’incontro tra Jorn e Pinot Gallizio. Quest’ultimo, elemento di spicco nella vita culturale della cittadina piemontese di Alba, era uno studioso di cultura popolare, di nomadismo, di botanica e chimica oltre che archeologo, partigiano e consigliere comunale indipendente di sinistra, che da appena due anni si stava dedicando alla problematica artistica, soprattutto alla pittura.

