INTRODUZIONE arlare dell’Internazionale situazionista significa innanzitutto rendersi conto che quella che per molte ragioni può - e deve - essere considerata l’ultima avanguardia del Novecento, nasce da un insieme di istanze varie e complesse che attraversano la prima metà di quel secolo e che si fondono, principalmente a opera del pensiero di Guy Debord, in una vera estetica della sovversione, nell’idea del superamento dell’arte verso una netta direzione politica. P Gli ultimi bagliori del surrealismo si fondono col radicalismo lettrista di Isidor Isou, e - più tardi - con l’Internazionale lettrista versione radicale operata dall’interno dal giovane Guy Debord. Ruolo chiave è rappresentato dal gruppo CoBrA e dal Laboratorio sperimentale di Alba con Pinot Gallizio, tutti però in balia della dittatoriale guida di Debord e dei suoi atteggiamenti autoritari. Nasceranno concetti e atteggiamenti nuovi come il “détournement”, la deriva, la “ricerca psicogeografica”, si tenterà di trasformare la vita in un’avventura continua, stimolante, passionale e creativa. Con Debord tutto si dirigerà al politico nel tentativo di fare della rivoluzione il fatto estetico supremo. Guy Debord, Michèle Bernstein e Asger Jorn (1961). Guy Debord. Asger Jorn. La frammentazione e la peculiare originalità di questa estrema avanguardia novecentesca ci hanno in qualche modo imposto di dare a questo dossier una struttura un po’ diversa dalla consueta.