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IL RITRATTO ITALIANO NEL RINASCIMENTO

Ottobre 2024

ART E DOSSIER N. 424

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ROMANINO

ART E DOSSIER N. 425

Pubblicazione in occasione della mostra: ''Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo'' (Firenze, Palazzo Strozzi, 22 settembre 2012 - 27 gennaio 2013).&nbsp;La mostra rappresenta quel decennio attraverso i capolavori (99 dipinti, 17 sculture, 20 oggetti di design) di oltre quaranta dei più importanti artisti dell'epoca quali Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Achille Funi, Carlo Carrà, Corrado Cagli, Arturo Nathan, Achille Lega, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Giorgio Morandi, Ram, Thayaht, Antonio Donghi, Marino Marini, Renato Guttuso, Carlo Levi, Filippo de Pisis, Scipione, Antonio Maraini, Lucio Fontana. Raccontando un periodo cruciale che segnò, negli anni del regime fascista, una situazione artistica di estrema creatività. Negli anni Trenta, durante il fascismo in Italia, si svolse una vivace battaglia artistica che coinvolgeva una vasta gamma di stili e tendenze, dal classicismo al futurismo, dall'espressionismo all'astrattismo, dall'arte monumentale alla pittura da salotto. La scena artistica dell'epoca fu ulteriormente arricchita e complicata dall'emergere del design e della comunicazione di massa - manifesti, radio, cinema - che trassero una miriade di idee e immagini dalle "belle arti" per trasmetterle al grande pubblico. Questo periodo fu un laboratorio complesso e vitale, aperto alle influenze internazionali e introduttivo alla nostra modernità, che cambiò profondamente la storia italiana.

PRESENTAZIONE - Lorenzo Bini Smaghi

PRESENTAZIONE - Giuseppe Morbidelli

INTRODUZIONE - Antonello Negri

CATALOGO

SCHEDE

ALBUM

BIBLIOGRAFIA CITATA

Versione cartacea

1.23 FELICE CASORATI (NOVARA 1883-TORINO 1963) Aprile (La toeletta; Primavera) 1929-1930 olio su tela; cm 125 x 88 firmato in basso a destra «F. Casorati» Milano, Museo del Novecento, inv. 4492 llo scadere del terzo decennio del Novecento, un nuovo dialogo con impressionismo e postimpressionismo - favorito probabilmente anche dall’attenzione per la cultura visiva francese manifestata dai più giovani Sei di Torino, vicini a Casorati - subentra alla linearità ossessiva, al classicismo e al nitore pierfrancescano degli anni precedenti. Un colore nuovo, più sereno e luminoso, e una materia pittorica più sciolta s’innestano qui tuttavia su temi e soluzioni linguistiche tipici del bagaglio dell’artista, dalle forzature prospettiche al tema del nudo femminile alla presenza di oggetti d’uso quotidiano come la bacinella e lo specchio ovale. Costruita lungo una diagonale sfuggente e giocata sul contrasto fra il tranquillo languore della figura in primo piano e una rigida impalcatura di linee verticali (le figure, le gambe della sedia, gli angoli delle pareti sul fondo), «come una piccola selva d’alberi solidamente piantati», la scena di toilette è subito letta in chiave simbolica da Raffaello Giolli su “L’Ambrosiano”: la vita - la primavera che si risveglia del titolo - prevale sulla geometria e l’incertezza sulla stabilità. Alla Biennale del 1930, dove viene esposta per la prima volta e acquistata per 9.000 lire dalle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, l’opera suscita, per l’ambiguità dell’episodio narrato, le «reazioni più pittoresche e indignate, più esplosive» (Giolli 1933a), testimoniando l’abbandono, da parte di Casorati, della consueta maniera “fredda” e l’avvento di un nuovo pittoricismo, di una «fattura più fresca, la quale s’atteggia perfino ad una rosea vaporosità» (Nebbia 1930b, p. 68). Sulla tela, di cui esiste anche uno studio preparatorio (Bertolino, Poli 2004, n. 412), si appuntano gli strali del veterano veronese Angelo Dall’Oca Bianca, che ritiene crudo e sconveniente il realismo di «questa cara figurina dal soavissimo volto [...] e tutta nuda con le gambe spalancate [che] dovrebbe rappresentare... la primavera della pittura italica» (Dall’Oca Bianca 1930). Mariella Milan Bibliografia Biennale 1930, sala XXX, p. 113, n. 8; Costantini 1930a; Costantini 1930b; Dall’Oca Bianca 1930; Dottori 1930; Nebbia 1930a, p. 32; Tridenti 1930; Giolli 1933a; Nicodemi-Bezzola 1935-1939; Neue Italienische Kunst 1936, n. 210; Ausstellung italienischer Kunst 1937; Galvano 1940; Peinture moderne italienne 1949; Casorati 1985, pp. 120-121, n. 34; Casorati 1989, p. 107, n. 66; Bertolino-Poli 2004, n. 411, pp. 317-318, tav. XXX.  a

Pubblicazione in occasione della mostra: ''Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo'' (Firenze, Palazzo Strozzi, settembre 2012 - gennaio 2013)

Mostra "Anni Trenta: Arti in Italia oltre il fascismo"

Arti in Italia oltre il fascismo

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