VENTI INTERIORI LASCIARE ANDARE LE EMOZIONI Se i pensieri sono come nuvole, le emozioni sono come venti, che spingono quelle nuvole lungo una corrente di sentimenti. Attraverso la meditazione mindfulness prendi le distanze dalle emozioni e dai sentimenti, accogliendoli come parte della tua esperienza. Le emozioni sono reazioni involontarie alle situazioni. Potresti vedere il tuo partner scherzare felicemente con qualcun altro: se nella vostra relazione c’è già qualche problemuccio, sentirai molto probabilmente delle fitte di gelosia. Oppure, il tuo vicino di casa potrebbe iniziare a costruire un capanno in giardino, alle 7 della domenica mattina, e tu potresti provare fastidio per il rumore. Spesso le emozioni sono sproporzionate rispetto a ciò che le ha provocate: a livello razionale, sai bene che quelle fitte di gelosia sono del tutto infondate e che non c’è alcun motivo di preoccuparsi. Le emozioni inoltre rimangono, talvolta, anche molto tempo dopo che ciò che le ha prodotte non c’è più: il solo pensiero del vicino che invade la tua domenica mattina può scatenare un’ondata di crescente rabbia anche a distanza di un giorno. Ritrovare il centro Puoi anche cercare di respingere le emozioni o di fuggire: questo può darti un sollievo temporaneo, ma difficilmente può aiutarti nel lungo termine. Oppure puoi decidere di affogare le emozioni lasciandoti andare all’alcol, al cibo o alla droga: una reazione non solo inefficace ma anche dannosa. Tutte queste forme di evasione creano soltanto sofferenza e ci impediscono di vivere appieno. La mindfulness ti dà un’alternativa all’evasione: l’accettazione (vedi box, a sinistra). Solo così puoi riconoscere l’emozione e abbracciarla senza giudizio. Nella meditazione basata sull’attenzione al respiro, quando le emozioni affiorano tu stai con loro, così come stai con i pensieri (vedi pagg. 100-101): ti poni al di fuori, li osservi, per poi dirigere di nuovo l’attenzione sull’oggetto della concentrazione. Imparare dalle emozioni Nella meditazione mindfulness anche le emozioni possono essere un oggetto di concentrazione (vedi pagg. 138-141). Quando riuscirai ad accettare a sufficienza le emozioni di cui fai espe rienza, potrai iniziare a discernere ciò che le ha provocate e a utilizzarle come fonte di comprensione di te. È quel genere di intuizione profonda che porta verso più profondi livelli di conoscenza di sé. Evitare, soffocare o fuggire dalle nostre emozioni crea soltanto sofferenza e ci impedisce di vivere appieno. ACCETTARE UN’EMOZIONE Anziché prendere le distanze dalle tue emozioni e tentare di evitarle, attraverso la meditazione puoi imparare a guardare ciò che senti. Puoi così portare un’attenzione aperta e compassionevole alle tue ferite e far tesoro di ciò che hai imparato su di te per fare scelte più sagge. Questo implica accogliere e accettare le emozioni: non allontanarle, ma accogliere con consapevolezza tutto ciò che hanno suscitato in te. È esattemente l’opposto di punirsi per ciò che sentiamo: la compassione verso se stessi ci apre alle sensazioni, accettandole senza più combatterle. IN COSA EMOZIONI E SENTIMENTI DIFFERISCONO? Immagina che il guardiano di uno zoo ti proponga di toccare un serpente. Probabilmente proverai due emozioni contrastanti: eccitazione e paura. Preso da queste emozioni, ti avvicini al serpente con cautela. La tua paura è un’emozione, la tua cautela è un sentimento. Guarda la tabella qui sotto per capire in che modo le emozioni differiscono dai sentimenti. EMOZIONI SENTIMENTI Ci dicono cosa ci piace e cosa non ci piace. Ci dicono come agire. Ci dicono di reagire alle esperienze della vita. Ci dicono di reagire alle nostre emozioni. Sono immediate, istantanee. Hanno bisogno di tempo per consolidarsi. Sono intense e più fugaci. Sono pacati e più duraturi. ESEMPI ESEMPI Ansia Preoccupazione Gioia Felicità Rabbia Rancore Tristezza Depressione RISPOSTA EMOTIVA Una consapevolezza non reattiva e compassionevole ti aiuta ad affrontare emozioni potenti.