Con la pratica del body scan, puoi sviluppare una consapevolezza molto ampia, perché sposti lentamente l’attenzione sulle singole parti del corpo, un
po’
come puntare una torcia elettrica tutto intorno alle pareti di una grotta. La nostra mente non può concentrarsi su tutto il corpo in un solo
momento, non riesce a svolgere più compiti contemporaneamente: può funzionare solo in maniera sequenziale. Man mano che l’attenzione si sposta da
un’area all’altra, prenderai consapevolezza delle sensazioni fisiche primarie, come pulsazione, tensione, pesantezza, bruciore, rigidità e così via,
e potresti anche riconoscere le emozioni che albergano nel corpo. Accogli tutte queste sensazioni senza giudizio o reazioni: potresti anche scoprire
che così facendo diventano meno intense.
Una pratica meditativa regolare aiuta a rafforzare la tua capacità di attenzione costante. Al tempo stesso, ti permette di coltivare la compassione
nei tuoi stessi confronti, perché l’attenzione che rivolgi al corpo è gentile e amorevole.
Una pratica essenziale
Il body scan è una pratica essenziale in molti programmi di mindfulness (vedi pagg. 90-91), dove spesso segue la meditazione sul respiro e quella
del corpo e del respiro. Prova a farne esperienza due volte al giorno per una settimana, magari con un giorno di riposo quando ti dedichi a una
meditazione meno metodica, come quella sugli oggetti. Ci saranno inevitabilmente dei momenti in cui non è possibile praticare il body scan, a causa
dei tuoi troppi impegni o perché non hai abbastanza energie; non giudicarti, riprenderai il giorno dopo.
Il body scan è una pratica nutriente; provala quando ti senti stanco o demotivato. Sarai felice di averlo fatto.