SENSAZIONALE! COINVOLGERE TUTTI I SENSI I sensi sono l’interfaccia tra il sé e l’ambiente: filtrano tutto ciò che percepiamo dello spazio che ci circonda. Vista e udito sono quelli dominanti: usali per entrare in connessione con il momento presente, ma dai spazio anche agli altri sensi. Osservare con intenzione l’ambiente che ci circonda attraverso i cinque sensi – vista, udito, tatto, olfatto e gusto – ci permette di essere in diretto e totale contatto con il momento presente. Quando i sensi sono impegnati, la mente non ha tempo per pensieri o emozioni, né per il passato o il futuro. Riequilibrare A questo punto del nostro viaggio nella mindfulness, dopo aver esplorato le sensazioni fisiche attraverso il body scan, è bene riprendere familiarità con tutti i nostri sensi. Il body scan ha a che fare soprattutto con le sensazioni interne al nostro corpo (che vanno al di là dei cinque sensi). Spingersi oltre il corpo, nelle tue immediate vicinanze, può trasportarti in una sorta di safari sensoriale a cinque dimensioni. I due esercizi che seguono aiutano ad allenare i sensi, uno ad uno, alla consapevolezza del momento presente. Abituati a tenere ben vigili tutti i sensi nella vita di ogni giorno. È un buon modo per radicarti quando ti senti trascinare da pensieri vani. LUOGHI SENSORIALI Visita un luogo che sia ricco di stimoli per uno o più sensi: per esempio, un caffè affollato è pieno di suoni, mentre un giardino in primavera offre una moltitudine di profumi. Trova un posto in cui sederti e prendi consapevolezza di questo flusso di sensazioni. «Più mangi, meno senti il sapore; meno mangi, più senti il sapore.» Proverbio cinese LA MEDITAZIONE SUI CINQUE SENSI Puoi praticare questa meditazione di dieci minuti - due minuti per ogni senso - in ogni momento, e ovunque tu desideri. Puoi meditare in piedi, se preferisci. Per scoprire il tuo ambiente sensoriale è utile sperimentare la pratica in luoghi inaspettati. Potresti accorgerti, dopo, di avere una percezione più ampia dell’ambiente che ti circonda, e che concentrandoti soltanto sulle più manifeste percezioni legate a vista e udito, ti perdi importanti dimensioni sensoriali. TATTO dei vestiti con la tua pelle, per passare poi a ciò che hai attorno. Tocca le cose che hai a portata di mano, chiudendo gli occhi quando trovi un oggetto di concentrazione adatto. Inizia osservando il contatto VISTA . Ignora ciò che sa di profondità e lontananza: osserva l’ambiente circostante in due dimensioni invece che in tre. Osserva colori e sfumature, forme e dettagli. Osserva lo spazio tra le cose. Guardati intorno OLFATTO , se ve ne sono. Altrimenti, porta con te qualcosa di adatto, come fiori o alimenti. Se non ci sono odori da scoprire, concentrati sulla tua capacità di annusare, mentre visualizzi gli organi dell’olfatto in azione all’interno del naso. Concentrati su odori particolari UDITO suoni vicini e lontani. Esplora l’intera gamma di toni e volumi possibili. Ascolta i suoni che provengono dal tuo corpo così come quelli esterni. Osserva come alcuni suoni cambiano e si attenuano. Ascolta a occhi chiusi GUSTO l’interno della tua bocca. Quindi dai un morso a una mela o a un altro frutto, assaporando il suo tipico sapore. Jon Kabat-Zinn, il pioniere della pratica moderna della mindfulness, usava l’uvetta per questo tipo di meditazione. Inizia degustando I PROFUMI, UNA PORTA VERSO I RICORDI Il nostro olfatto trasmette gli odori che percepiamo a un insieme di strutture del cervello chiamate, nel complesso, sistema limbico, che ha un ruolo chiave nel controllo degli stati d’animo, dei ricordi e delle emozioni. Ecco perché gli odori spesso evocano ricordi: per esempio, il profumo di una pineta potrebbe ricordarti il campeggio d’infanzia. Apprendere qualcosa alla presenza di un forte profumo può aiutare a ricordarlo ogni volta che lo sentiamo di nuovo. Gli odori evocano anche le emozioni: aspetto sfruttato dall’industria profumiera nel produrre profumi che evocano qualità come desiderio, vitalità e calma. Puoi trasformare gli stimoli olfattivi in una semplice meditazione mindfulness. Se un odore particolare ha un potente effetto su di te, porta lì la tua consapevolezza: è un ricordo o un’emozione che non ha legami con il passato? Vai più in profondità per esplorare te stesso. «Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre... ma nell’avere nuovi occhi.» Marcel Proust (1871-1922)