SEGUI IL TUO PASSO LA MEDITAZIONE CAMMINATA STEP BY STEP Osservare il tuo corpo in movimento è un’ulteriore istanza della mindfulness. La meditazione camminata - che ha risonanze zen - è una pratica codificata consacrata dal tempo, ma che puoi introdurre in maniera semplice anche nel tuo quotidiano. Dopotutto, camminare, anche nelle strade trafficate della città, è qualcosa che molti di noi già fanno. Camminare, a differenza di respirare, è qualcosa che abbiamo imparato a fare: ma è successo talmente tanto tempo fa da non sembrarci nemmeno un’abilità, ma piuttosto un riflesso innato. Quando camminiamo, siamo per lo più in modalità pilota automatico: e dato che noi stessi stiamo seguendo un percorso, la metafora ha un valore particolare. Camminando, possiamo conversare con qualcuno o se siamo soli riflettere sui nostri problemi e sulle nostre inquietudini. Di fatto, in molti scelgono di farsi una passeggiata per risolvere delle difficoltà, pensando e ripensando alla ricerca di una soluzione. Un approccio molto diverso al semplice camminare è farlo in maniera consapevole, cioè con l’intenzione di non rimuginare sui problemi e di lasciarli andare quando questi affiorano nella mente. Prova quindi a camminare nel momento presente, facendo attenzione alle sensazioni del corpo. Puoi praticare questa meditazione in modo informale ogni volta che sei in movimento: mentre stai andando a fare shopping o a un appuntamento, per esempio. In alternativa, puoi dedicare del tempo alle tue camminate consapevoli, introducendole nel tuo programma di meditazione sul corpo e sul respiro. Puoi anche usare la meditazione camminata per variare la pratica; dai un occhio ai seguenti suggerimenti. Cammina nel momento presente, ascoltando le sensazioni del corpo. Puoi praticare questa meditazione in maniera informale ovunque tu stia camminando. CAMMINARE CON CONSAPEVOLEZZA Non esiste una tecnica specifica per camminare in maniera consapevole: basta avere un ritmo calmo e regolare. Se la tua mente si allontana, riporta l’attenzione alla sensazione dei tuoi piedi sul terreno per riprendere il contatto con te stesso. Puoi variare un po’ la pratica provando alcuni degli esercizi qui descritti. Considerali escursioni utili ad affinare la tua meditazione camminata, a connetterti con ciò che ti circonda e a nutrire la riconoscenza verso te stesso e l’ambiente. SPOSTA L’ATTENZIONE Concentrati sulle sensazioni del corpo per spostarti poi su ciò che è al di fuori di te attraverso i sensi: vista e udito, poi tatto - tocca ciò che stai guardando - e infine olfatto: carpisci i profumi. CAMMINATA “METEOROLOGICA” Scegli una giornata con particolari condizioni meteo (pioggia, neve ecc.); indossa abiti adatti e vivi questa esperienza con tutti i sensi. Assapora lo scricchiolio e la resistenza della neve, i raggi del sole attraverso le nuvole scure, le sfumature dei colori in un arcobaleno o la sensazione della pioggia sul viso. MELODIE Fai una passeggiata in campagna in primavera, quando gli uccellini stanno cantando. Prova a riconoscere gli uccellini dal canto, facendo attenzione a come cambia la sorgente del suono mentre cammini. Filtra eventuali altri suoni che si intrufolano nella tua mente. AL CENTRO COMMERCIALE Entra in un centro commerciale e prendi le scale mobili per andare al piano superiore; osserva la ricchezza e la varietà della merce proposta, da diversi punti di osservazione. Guarda e ascolta anche le persone, e impara le voci dello shopping. DA TUTTI I LATI Visita un edificio libero su tutti i lati: può essere un museo o una chiesa all’interno di un parco pubblico. Cammina intorno all’edificio prestando molta attenzione a ogni sua forma e caratteristica, e a come la vista cambia dalle diverse angolazioni. LA MEDITAZIONE CAMMINATA È possibile fare questa meditazione al chiuso o all’aperto. Se sei in un posto chiuso, non occorre una grande stanza: puoi camminare in cerchio o andare avanti e indietro, se piccola, anche se potrebbe essere necessario spostare qualche mobile. Camminare a piedi nudi aiuta ad aumentare la sensibilità, tanto più se sei su un tappeto o su un’altra superficie comoda. VARIANTI Prova a camminare seguendo il respiro. Espira mentre porti un piede avanti, inspira quando muovi l’altro. Usa il ritmo del tuo respiro per regolare i passi. Sperimenta un body scan camminato. Mentre cammini porta la consapevolezza prima ai piedi e poi continua salendo su fino alla testa (vedi body scan, pagg. 120-125). Mettiti in piedi, ben dritto e con le braccia lungo i fianchi. Sii consapevole del contatto dei piedi con il pavimento; puoi visualizzare te stesso come un albero ben radicato, alto e maestoso. Muovi leggermente il corpo fino a trovare il punto in cui ti senti perfettamente in equilibrio. 1 Concentrati sul respiro per un minuto o due. Poi, appena ti senti pronto, rivolgi la tua attenzione ai piedi. 2 Sposta il peso su un piede, in modo da non avere nessun peso sull’altro. Ora fai pressione sul piede che regge tutto il peso, rilassa l’altro ginocchio e muovi in avanti la gamba, facendo piccoli movimenti con il corpo per mantenere l’equilibrio e sentire la caviglia e il tallone dell’altro piede che scivolano sul pavimento. 3 Esegui lo stesso passo con l’altro piede, alternando i piedi per prepararti al secondo con un movimento in avanti. Mentre ti muovi porta la tua attenzione alle sensazioni nelle gambe, nei piedi e nella parte superiore del corpo, alla pressione sul piede e al suo contatto con il pavimento. 4 Cammina lentamente e consapevolmente, concentrandoti sempre sulle sensazioni che incontri e facendo attenzione a quelle che si ripetono, così come a ogni cambiamento. Cammina in avanti o gira se necessario, entro i confini del tuo spazio. 5 A PROPOSITO DELLA PRATICA Estende la consapevolezza del corpo e del respiro a una nuova dimensione: il movimento. Benefici Facoltativa. Se lo trovi gratificante, puoi praticarla ogni giorno. Oppure puoi scegliere di utilizzare questa pratica come variante occasionale all’interno dell’esperienza di meditazioni Frequenza sul corpo e sul respiro o di body scan. Si consigliano circa 10 minuti, ma puoi prolungare Durata se lo desideri. «Quando punti lontano, non sottovalutare ciò che è vicino.» Euripide (480-406 a.C.)