La
nostra immaginazione consiste nell’abilità di creare un’immagine mentale di qualcosa che non è percepibile attraverso i cinque sensi. Può essere
l’immagine di una situazione futura che ci spaventa, e in questo caso l’immaginazione amplifica la nostra ansia. Oppure qualcosa che vorremmo con
tutto il cuore che accadesse, e qui stiamo nutrendo un’illusione (se questo non si verificherà) o perlomeno un preconcetto. Tuttavia, è possibile
usare l’immaginazione in maniera consapevole, allo stesso modo in cui possiamo usare consapevolmente i nostri sensi.
Il
nostro sognare a occhi aperti non ha in sé generalmente la consapevolezza, poiché implica di perdere il contatto con il presente e di assopirsi in
un limbo mentale. Invece di lasciar vagare l’immaginazione, puoi concentrarti sul presente, come hai già fatto con la meditazione dell’amorevole
gentilezza (vedi pagg. 138-141). Nelle pagine seguenti troverai una meditazione pensata per radicarti al momento presente, non attraverso
un’esperienza sensoriale ma attraverso un’esperienza immaginaria specificamente scelta: quella di diventare una montagna.