Un tipo ansioso
Molte persone soffrono di una sorta di ansia generalizzata, che può essere scatenata anche da piccoli problemi. Questo meccanismo non è ancora del tutto
chiaro agli psicologi, ma sembrano esistere fattori che aumentano la predisposizione all’ansia, come storie di stress prolungato o traumi passati, ma
anche la genetica può avere il suo ruolo. Un altro fattore rilevante è il contatto con persone che, direttamente o attraverso il loro comportamento, ci
lasciano intendere che la vita è piena di pericoli e minacce o che stare in allerta sia il modo migliore per evitarle. Anche le persone ansiose tendono
a mettere in atto modelli di evitamento, cioè a tenersi alla larga da situazioni che potrebbero provocare in loro emozioni negative.
Consapevolezza dell’ansia
Come sempre, quando si tratta di reazioni emotive, la comprensione profonda è il primo passo da compiere per riuscire a dissolvere gli atteggiamenti che
ci provocano sempre sofferenza. Il meccanismo dell’ansia consiste nel trovare ipotetiche soluzioni a problemi del futuro che per definizione non ci è
dato conoscere, in cui la domanda “E se…?” diventa un modello razionale puramente speculativo. “E se perdo quel treno?”, “E se salto una rata
dell’affitto?”, “E se a mia figlia succede un incidente?". A volte poi l’ansia si nutre da sola: “E se dovessi essere così ansioso da non riuscire a
esprimere la mia opinione?”. “Inseguendo” pensieri carichi di preoccupazione, finiamo per immaginare scenari catastrofici. Indugiando in pensieri che
non aiutano, gli ansiosi spesso evitano di affrontare le loro preoccupazioni nel mondo reale. Evitare l’ansia però è solo un modo per prolungarla,
poiché preclude la possibilità di essere smentita da una realtà migliore dello scenario immaginato.
Oltre a renderci più resilienti attraverso la pratica meditativa, la mindfulness può aiutarci a trattare le nostre ansie in due modi. In primo luogo,
aiutandoci a identificare gli inutili ed errati strumenti che spesso usiamo per affrontare o allontanare le nostre preoccupazioni (vedi sotto). In
secondo luogo, concentrando la nostra attenzione sul presente e incoraggiandoci a non pensare al futuro, può insegnarci a gestire l’incertezza (vedi
pag. 165).