ADESSO TOCCA A LORO COME FAR CRESCERE BAMBINI CONSAPEVOLI Fare giochi di mindfulness con i bambini e avviarli a meditazioni semplici, oltre a essere molto divertente per tutti, regala a genitori e insegnanti il piacere di vedere queste giovani menti crescere nella consapevolezza di sé. Le attività presentate in queste pagine possono mostrare ai bambini cosa significa lasciar andare pensieri e sensazioni e concentrarsi sul presente. Il momento ideale per far avvicinare i bambini alla mindfulness è durante la scuola elementare, quando sono ancora aperti a nuovi modi di pensare e desiderosi di esplorare il loro mondo. Possono imparare a conoscersi, sviluppare la capacità di concentrazione e di gestione delle emozioni e delle molte ansie tipiche dell’infanzia, come gli impegni scolastici, l’immagine di sé e le amicizie. All’inizio averso il gioco, i bambini trascorrono già molto tempo nel qui e ora. Un bambino che raccoglie qualcosa che non ha mai visto e la esplora, toccandola e guardandola, è già impegnato con la mindfulness. Molto di ciò che fanno i bambini, però, è indotto dagli adulti: la loro risposta a comandi come “Lavati i denti” è probabilmente automatica. Mentre fa colazione un bambino potrebbe desiderare di uscire fuori a giocare o essere spaventato dal fatto che quel giorno a scuola avrà matematica. La mente che vaga, mentre è inserito il pilota automatico, è parte integrante della sua mentalità. Attr E se gli adulti scelgono attivamente di portare la mindfulness nella loro vita attraverso diverse forme di pratiche meditative, per coinvolgere i bambini occorre invece un po’ di fantasia e di divertimento. Un buon modo per iniziare è chiedere al bambino di scegliere uno dei suoi oggetti preferiti – magari un giocattolo – e di disegnarlo; poi invitarlo a guardarlo di nuovo, più da vicino, prendendosi del tempo per osservare ogni particolare. Quando il bambino torna a disegnare l’oggetto, di solito vengono riportati maggiori dettagli. Chiedigli come si sente nel guardare qualcosa così da vicino: ha l’impressione di distinguere i dettagli meglio di come farebbe una macchina fotografica? Anche la consapevolezza del respiro funziona bene: i bambini saranno spesso sorpresi e divertiti da quanto possa essere difficile mantenere la concentrazione. Potrebbero avere difficoltà a capire cosa significa prestare attenzione al respiro: in questo caso, dite loro di appoggiare un peluche sulla pancia e di portare l’attenzione sul suo andare su e giù. Esplorare la consapevolezza Da qui si può poi continuare con una variante del body scan (vedi pagg. 120-125) in cui il bambino sta sulle sue sensazioni. Chiedigli di descrivere i suoi movimenti intorno a una stanza o a un giardino. Digli di muoversi molto lentamente, perché sta camminando su delle piastrelle fragili e deve cercare di non romperle. Chiedigli di concentrarsi su ciò che succede nel suo corpo a ogni movimento, e di descriverlo. Per rendere l’esercizio più divertente e per favorire l’attenzione mentre cammina, puoi dirgli che ha dei super poteri, per esempio vista o udito super sviluppati. Se i tuoi figli non sono interessati a questo genere di esercizi di consapevolezza, allora adotta un approccio diverso. Sii consapevole di te stesso, prendendo successo e fallimento con equanimità. I SEMI DEL PENSIERO È un modo efficace per raccontare a un bambino come funzionano i suoi pensieri e le sue emozioni, e per provare a calmarlo se è arrabbiato per qualcosa. Ti serviranno un barattolo di vetro con tappo a vite e tanti semini da immergere nell’acqua: quelli secchi galleggeranno, ma tanti altri, se li avrai immersi prima, affonderanno. Riempi il barattolo di acqua e buttaci i semini. Avvita il coperchio, scuoti il barattolo e mettilo di fronte al bambino. 1 Chiedigli di concentrarsi sul suo respiro mentre osserva i semi che, come i suoi pensieri, volteggiano nell’acqua, scendono lentamente fino a depositarsi sul fondo. 2 Spiega al bambino che proprio mentre sta pensando al respiro, le sue sensazioni e i suoi pensieri si stanno calmando, allo stesso modo dei semi nell’acqua. Che ha il potere di lasciarli semplicemente adagiare concentrandosi su qualcos’altro. 3 LA PERSONA GATTO Questa semplice meditazione (da pronunciare a voce alta al bambino) ha in sé un messaggio importante: che i pensieri attraversano la nostra mente e che possono essere osservati, come se fosse qualcun altro a farlo. Chiudi gli occhi. Sei un gatto che sta guardando il buco che hanno fatto i topi nel battiscopa, nella speranza di vederne uscire uno e di poterlo acchiappare. 1 Ogni tuo pensiero, oltre a quello del gatto e del buco, è uno di quei topi. Basta stare seduto lì e balzare su ogni pensiero che sorge. 2 Sei così impegnato a essere il gatto e a guardare il buco, da non avere nessun pensiero? Cosa succede se continui a farlo? Sicuramente arriverà presto un pensiero. 3