Qualsiasi forma di auto-aiuto che si proponga come un utile strumento per imparare a essere felici ha buone possibilità di attecchire, soprattutto se
supportata da evidenze scientifiche che ne comprovino l’efficacia in termini di benessere e di riduzione dello stress. Se a ciò si aggiunge anche la
sfera legata allo sviluppo delle proprie abilità – miglioramento della concentrazione, della memoria, della comunicazione e della gestione delle
proprie emozioni – è semplice comprendere come mai la mindfulness abbia tanto successo. Secondo Jon Kabat-Zinn la pratica della mindfulness è benefica
proprio perché non dobbiamo sforzarci di raggiungere obiettivi particolari: «facciamo amicizia con noi stessi per come siamo», guardandoci con
consapevolezza. Proprio questo aspetto, e i benefici correlati, hanno fatto sì che la mindfulness si sia ampiamente diffusa nel mondo degli affari e
della politica. Il programma di Google “Cerca dentro te stesso”, avviato nel 2007, ha introdotto alla mindfulness più di 1000 dipendenti dell’azienda,
e iniziative simili sono state portate avanti anche da imprenditori della Silicon Valley, titani di Fortune 500, capi del Pentagono e molti altri.