UNA GRANDE DIFFUSIONE LA RIVOLUZIONE MINDFULNESS La mindfulness si sta diffondendo rapidamente. La semplicità con cui può essere praticata, insieme ai comprovati benefici sulla realizzazione di sé e sul benessere, hanno fatto sì che si sia ampiamente diffusa nei primi due decenni del XXI secolo. Qualsiasi forma di auto-aiuto che si proponga come un utile strumento per imparare a essere felici ha buone possibilità di attecchire, soprattutto se supportata da evidenze scientifiche che ne comprovino l’efficacia in termini di benessere e di riduzione dello stress. Se a ciò si aggiunge anche la sfera legata allo sviluppo delle proprie abilità – miglioramento della concentrazione, della memoria, della comunicazione e della gestione delle proprie emozioni – è semplice comprendere come mai la mindfulness abbia tanto successo. Secondo Jon Kabat-Zinn la pratica della mindfulness è benefica proprio perché non dobbiamo sforzarci di raggiungere obiettivi particolari: «facciamo amicizia con noi stessi per come siamo», guardandoci con consapevolezza. Proprio questo aspetto, e i benefici correlati, hanno fatto sì che la mindfulness si sia ampiamente diffusa nel mondo degli affari e della politica. Il programma di Google “Cerca dentro te stesso”, avviato nel 2007, ha introdotto alla mindfulness più di 1000 dipendenti dell’azienda, e iniziative simili sono state portate avanti anche da imprenditori della Silicon Valley, titani di Fortune 500, capi del Pentagono e molti altri. La mindfulness nel lavoro Il mix di promozione della felicità e dell’efficienza personali si è dimostrato particolarmente attraente per i datori di lavoro, i quali hanno scoperto che introdurre la mindfulness all’interno dell’azienda ha giovato ai dipendenti e a loro stessi. Per i datori di lavoro il guadagno è duplice: la mindfulness migliora le abilità delle persone, rendendole più centrate, più capaci di destreggiarsi tra le priorità, di risolvere problemi, di lavorare in team, di guidare gli altri e di essere creativi. I guadagni sono stati raggiunti soprattutto in termini di innovazione ed efficienza. Un lavoratore più felice, inoltre, è più produttivo, e questo accresce le probabilità che rimanga nell’azienda e che dimostri lealtà. Anche le business school hanno abbracciato questa pratica. Bill George, ex capo di Medtronic, una società globale di tecnologia medica, e membro del consiglio di amministrazione della banca d’investimenti Goldman Sachs, ha introdotto la mindfulness presso la Harvard Business School nel tentativo di formare leader «consapevoli di sé e autocompassionevoli». La pubblicazione, nel 2011, di The Three Levels of Leadership , un nuovo modello di sviluppo professionale del business coach britannico, James Scouller, ha ulteriormente rafforzato il legame tra pratica mindfulness e addestramento alla leadership. Questo modello, che promuove l’autocontrollo della mente, adotta la meditazione mindfulness tra i principali strumenti di sviluppo personale. Oltre che dal mondo degli affari, la mindfulness è stata adottata anche dai governi e nei servizi pubblici. James Scouller ha presentato i suoi metodi ai cadetti di Sandhurst, l’accademia militare in cui vengono addestrati gli ufficiali dell’esercito britannico, e il personale delle forze armate statunitensi beneficia dell’allenamento alla mindfulness nel programma “Coping Strategies”.Nelle carceri, la mindfulness è stata impiegata con buoni risultati per ridurre le ostilità e i disordini tra i detenuti e per rafforzare l’autostima. Nelle scuole, insegnanti e alunni stanno raccogliendo i frutti della mindfulness: alcuni presidi ritengono che il declino delle assemblee religiose abbia creato un vuoto nella vita scolastica – la perdita di un’opportunità quotidiana per riflettere in silenzio – che le sedute di mindfulness possono colmare. «Oltre a renderci più sani e felici, la riduzione dello stress e la mindfulness si sono rivelati vantaggiosi negli affari.» Arianna Huffington, fondatrice di Huffington Post Prestazioni sportive La mindfulness è stata adottata anche in alcune società sportive. Gli studi su golfisti, corridori e arcieri evidenziano miglioramenti nelle prestazioni e avanzamenti nelle classifiche tra i professionisti. Con meditazioni mindfulness come il body-scan (vedi pagg. 120-125), gli atleti hanno riferito di sentirsi “pienamente concentrati”, completamente presenti alle loro azioni ed esperienze. I benefici riportati includevano anche la sensazione di un minore sforzo fisico, di maggior equilibrio mentale e autocontrollo. STEVE JOBS E L’ISPIRAZIONE AZIENDALE La pratica della mindfulness nel mondo degli affari non era un’idea campata in aria. Il misticismo orientale aveva già nutrito un certo numero di uomini d’affari che avevano a cuore il benessere delle loro aziende e dei loro dipendenti, e avevano provato a dar vita a una cultura aziendale illuminata. Steve Jobs, che è stato fondatore ed amministratore delegato di Apple, nonché buddista zen, ha riferito come la sua fede fosse un nutrimento per il suo lavoro. Con il suo biografo Walter Isaacson, Steve Jobs aveva sottolineato l’importanza di sedersi e osservare, pratica che gli permetteva di focalizzarsi sulla propria mente inquieta, in modo da raggiungere la calma e avere un’intuizione più sottile. Quando la mente rallenta, vedrai, come la definiva lui, «un’espansione del momento presente». UN MONDO CONSAPEVOLE A partire dalle sue origini buddiste, la mindfulness si è diffusa nella pratica terapeutica, nel mondo degli affari, in quello dell’istruzione e dello sport, dove ha portato benefici concreti