VIVI NEL PRESENTE ENTRARE NELL’“ESSERE” Fare un passo indietro nella nostra mente per passare dalla modalità “fare” a uno stato di puro e presente “essere” è un’abilità centrale nella pratica della mindfulness. Se prestiamo attenzione alle sensazioni, ai pensieri e ai sentimenti, le energie negative nella nostra mente perderanno gran parte del loro potere. La modalità mentale del “fare” è quella dell’efficienza, lo spazio in cui portiamo a termine le cose della vita materiale. Abbiamo visto che questa modalità presenta aspetti negativi – è quella in cui reagiamo in maniera automatica, ci preoccupiamo per il futuro e rimpiangiamo il passato – ma offre anche molte opportunità per raggiungere i nostri obiettivi. In confronto, la modalità “essere” può sembrare piuttosto noiosa e poco attraente: dopo tutto, che senso ha starsene lì seduti, con la mente calma, a meno che tu non sia un mistico o un buddista in un profondo stato di raccoglimento? Abbandonarsi all’“essere” rtiene solo a chi è incline alla spiritualità: quella consapevolezza di base, non giudicante, che arriva in primo piano quando si entra in questa modalità, è stata un’importante risorsa interiore fin dall’inizio delle nostre vite coscienti, e soprattutto è sempre a nostra disposizione. Può regalarci nutrimento e calma nella nostra frenetica vita del “fare”. Ciò che possiamo ricavarne non è tanto la saggezza spirituale, quanto un modo pratico per vivere in maniera più piena la quotidianità. La modalità “essere” non appa La sfida dell’“essere” Abbinando la modalità “essere” con l’attenzione alle sensazioni, ai pensieri o ai sentimenti, entri in uno stato di pura consapevolezza, con i benefici fisici e psicologici che ne conseguono. Raggiungere questo stato richiede pratica; se provi a “stare” (nel momento presente) per qualche secondo, ti accorgerai che non è semplice, perché sarai subito preso da una moltitudine di pensieri che la tua mente avrà difficoltà ad abbandonare. Che aspetto ha quindi l’“essere”? Questo esercizio mentale potrà dartene un’idea. Immagina di essere seduto nel parco e di guardare intensamente una rosa. Hai lasciato uscire tutto dalla mente tranne la percezione della rosa; nei tuoi pensieri non c’è spazio per il passato o per il futuro, per l’ansia o per qualsiasi altra emozione. Se un pensiero s’intrufola, lascia semplicemente che scivoli fuori dalla tua mente nello stesso modo in cui vi è entrato. Non combattere contro quel pensiero perché ti farebbe ripiombare nella modalità del “fare”. Scegli la consapevolezza. TRATTARE CON GLI INTRUSI In uno stato di consapevole attenzione, i pensieri e le emozioni non sono né piacevoli né spiacevoli. I SEGNALI DELLA MODALITÀ “ESSERE” Scopriamo ora le caratteristiche della modalità “essere” attraverso il seguente elenco; confronta le sue specificità con quelle della modalità “fare” di pag. 42. Tieni presente che è insito nella natura stessa della modalità “essere” che molte di queste siano espresse in negativo. Usa il seguente elenco ripensando ai tuoi primi tentativi di stare nell’“essere”, per capire se la tua mente ha raggiunto una delle seguenti qualità o non-qualità. VIVERE IL MOMENTO “Vivere il qui e ora”, e non lasciarsi coinvolgere da eventuali pensieri provenienti dal passato o rivolti al futuro. NON-GIUDIZIO Non pensare a ciò che succede, o è successo, chiedendoti cosa invece “sarebbe dovuto” succedere. Non lasciare spazio al “dovrebbe”. ACCETTAZIONE Non criticarsi e non sentirsi delusi da se stessi; essere compassionevoli con se stessi ogni volta che, senza volerlo, si ripensa a un errore commesso. ATTENZIONE Focalizzare la mente sull’esperienza presente e, se si distrae, riportare gentilmente l’attenzione sull’oggetto della concentrazione. PASSIVITÀ Non prendere decisioni, non pianificare e non risolvere problemi: tutto questo appartiene alla modalità “fare”. REATTIVITÀ Non reagire a nessuna distrazione (pensiero o sensazione), interna o esterna che sia, ma semplicemente osservarla e lasciarla andare. NON FARSI TRAVOLGERE DALLE EMOZIONI Non farsi travolgere da eventuali emozioni o pensieri che attraversano la mente; sganciarsi dalla storia che sta dietro a ogni emozione.