Capita a tutti noi di conoscere persone che paiono spontanee, in armonia con ciò che le circonda e piene di un’energia che diffondono ovunque vadano.
In loro presenza, potremmo persino avvertire una specie di risveglio, un invito all’azione, e avere la sensazione che il nostro modo di reagire sia
più fiacco del loro.
Queste persone sembrano molto più presenti perché sono riuscite ad allontanare il pilota automatico. Abbiamo visto come il pilota automatico possa limitare la nostra capacità di sperimentazione e la prospettiva di crescita interiore,
procurandoci un vago senso di insoddisfazione e di inutilità.
Automatismi
Se hai pensieri negativi verso te stesso, del tipo “Questo va oltre le mie capacità”, “Perché mai questa volta dovrebbe andare meglio?” o
“Nessuno mi ringrazierà per ciò che ho fatto”, le emozioni negative seguiranno quasi inevitabilmente la loro scia. Questo binomio pensiero-emozione si
radicherà nella tua mente come uno schema fisso: un riflesso condizionato che influirà sul tuo stato d’animo ogni volta che ti troverai a vivere determinate situazioni.
Il risultato è un circuito di feedback: dai credito alla voce interiore che ti dice che sei inutile, perché è proprio così che ti senti; e ti senti
così a causa della tua voce interiore. Tali profondi schemi mentali ed emotivi minano il tuo benessere, in modo sottile e non sempre evidente,
finché un giorno non ti rendi conto di quanto sei sotto tono, irritabile o stanco. Succede tutto in maniera così automatica da non accorgerti
nemmeno di avere un’alternativa.
Non è necessario arrivare a tanto. Tutti quanti abbiamo il diritto di respingere, quando si presentano, i pensieri negativi: non dobbiamo dargli
credito, anche se è impossibile, almeno all’inizio, tenerli lontano dalla nostra mente insieme alle emozioni che inevitabilmente suscitano. Ciò di
cui abbiamo bisogno per disattivare il meccanismo della negatività, è la meditazione mindfulness. Forse non ci sbarazzeremo dei pensieri negativi,
ma possiamo imparare ad avvicinarci a essi
con accogliente curiosità e a modificare il nostro rapporto con loro, prendendoli meno sul serio.