LEVA IL COPERCHIO! LASCIAR ANDARE PENSIERI E STATI D’ANIMO NEGATIVI Siamo tutti capaci di pensare in maniera positiva. Ciò che a volte ci trattiene sono le nostre vecchie e consolidate abitudini mentali ed emotive, spesso radicate in un lontano passato. Comprendere cosa le alimenta e cosa invece può indebolirle è un passo importante nel nostro percorso verso la consapevolezza. Capita a tutti noi di conoscere persone che paiono spontanee, in armonia con ciò che le circonda e piene di un’energia che diffondono ovunque vadano. In loro presenza, potremmo persino avvertire una specie di risveglio, un invito all’azione, e avere la sensazione che il nostro modo di reagire sia più fiacco del loro. Q ueste persone sembrano molto più presenti perché sono riuscite ad allontanare il pilota automa tico. Abbiamo visto come il pilota automatico possa limitare la nostra capacità di sperimentazione e la prospettiva di crescita interiore, procurandoci un vago senso di insoddisfazione e di inutilità. Automatismi ensieri negativi verso te stesso, del tipo “Questo va oltre le mie capacità”, “Perché mai questa volta dovrebbe andare meglio?” o “Nessuno mi ringrazierà per ciò che ho fatto”, le emozioni negative seguiranno quasi inevitabilmente la loro scia. Questo binomio pensiero-emozione si radicherà nella tua mente come uno schema fisso: un riflesso cond Se hai p izionato che influirà sul tuo stato d’animo ogni volta che ti troverai a vivere determinate situazioni. Il risultato è un circuito di feedback: dai credito alla voce interiore che ti dice che sei inutile, perché è proprio così che ti senti; e ti senti così a causa della tua voce interiore. Tali profondi schemi mentali ed emotivi minano il tuo benessere, in modo sottile e non sempre evidente, finché un giorno non ti rendi conto di quanto sei sotto tono, irritabile o stanco. Succede tutto in maniera così automatica da non accorgerti nemmeno di avere un’alternativa. Non è necessario arrivare a tanto. Tutti quanti abbiamo il diritto di respingere, quando si presentano, i pensieri negativi: non dobbiamo dargli credito, anche se è impossibile, almeno all’inizio, tenerli lontano dalla nostra mente insieme alle emozioni che inevitabilmente suscitano. Ciò di cui abbiamo bisogno per disattivare il meccanismo della negatività, è la meditazione mindfulness. Forse non ci sbarazzeremo dei pensieri negativi, ma possiamo imparare ad avvicinarci a essi con accogliente curiosità e a modificare il nostro rapporto con loro, prendendoli meno sul serio. Non controllare Se vuoi liberarti degli schemi negativi, mentali ed emotivi che siano, considera che il controllo ostinato funziona raramente. Decidere di voler resistere ai pensieri e ai sentimenti coinvolti nella complessa alchimia che determina scarsa autostima, mancanza di speranza e sconforto porterà solo ulteriore tensione. Non puoi vincere questi problemi mettendoci sopra un coperchio, e il tentativo di contenerli non farà che accrescere ulteriormente la pressione. Un concetto espresso sinteticamente da Carl Gustav Jung: «Ciò a cui resistiamo, persiste». Se non riesci a contenere un’esplosione, la reazione più naturale è quella di tirarsi indietro. La mindfulness fa questo, anche se ciò non significa fuggire. Forse non ci sbarazzeremo dei pensieri negativi, ma possiamo imparare ad avvicinarci a essi con accogliente curiosità. CIRCOLO VIZIOSO I pensieri negativi generano le emozioni negative, le quali a loro volta alimentano i pensieri negativi. TENERE UN DIARIO DELLA CONSAPEVOLEZZA La pratica della mindfulness è un’esperienza molto soggettiva. I pensieri che sorgono, quel che scopriamo su di noi e sulle abitudini della nostra mente sono profondamente personali e spesso sfuggevoli. Registrare le proprie esperienze in un diario può essere per qualcuno un utile esercizio: aiuta a oggettivare i pensieri, le sensazioni e le emozioni, in modo da utilizzarli in futuro per affinare la meditazione. Un diario può testimoniare quando abbiamo praticato, per quanto tempo e che tipo di meditazione abbiamo fatto, parlandoci così dei nostri progressi. SII SINCERO Cerca di scrivere ogni giorno sul diario. Annota tutte le informazioni o le osservazioni che ritieni utili. Non esiste giusto o sbagliato rispetto a cosa scrivere sul diario, a parte la necessità di essere del tutto sinceri. COSA SCRIVERE SUL DIARIO Quale meditazione ho praticato? Quando e per quanto tempo? Ho provato sensazioni fisiche: come ho risposto? Pensieri ed emozioni: cosa è successo e come li ho affrontati? Mi sono distratto: da cosa? Consigli utili per rimanere nel presente È cambiato qualcosa nel mio quotidiano? Cosa dicono gli altri di me?