LA MENTE ERRANTE COME MIGLIORARE LA CONCENTRAZIONE Mentre ci dedichiamo a qualcosa, è assai improbabile riuscire a dargli il 100 per cento della nostra attenzione: molti di noi si accontenterebbero del 70 per cento. Di certo, la nostra vita diventerebbe molto più fruttuosa e appagante se imparassimo a padroneggiare l’arte della concentrazione. Immaginati intento a scrivere un’email a un amico o impegnato in una nuova ricetta ripresa da un libro in cucina. Come ti comporti? Sei del tutto concentrato in ciò che fai o ti succede di tanto in tanto di vagare qua e là con la mente? Molto probabilmente confesserai di girovagare. Puoi ritrovarti su una strada secondaria, una diramazione del pensiero che parte dalla questione in oggetto per prendere poi la tangenziale. O possono affiorare pensieri del tutto estranei a ciò che stai facendo, probabilmente legati a qualcosa a cui stavi pensando poco prima. Le preoccupazioni, in particolare, tendono a riemergere con questa modalità. Prima di iniziare una nuova attività, generalmente accantoniamo ogni apprensione in fondo alla mente. Ma queste hanno la pessima abitudine di riaffiorare e di reclamare a gran voce la nostra attenzione. Assecondarle o meno dipende dal nostro livello di consapevolezza. Andare fuori rotta Noi tutti trascorriamo gran parte della vita persi in “vagabondaggi mentali”, sognando a occhi aperti o allontanandoci dal momento presente. Questo può risultare utile quando riflettiamo su un problema, perché serve a prendersi una pausa prima di tornare a rifletterci. È importante riuscire a comprendere che il girovagare è insito nella natura della mente, e che questo può facilitare l’apprendimento. Tuttavia, una mente girovaga può essere tanto utile quanto disturbante. Se per esempio veniamo distratti da pensieri involontari mentre stiamo leggendo, non solo leggeremo più lentamente ma potremmo anche scoprire di non aver capito molto. Al lavoro o in altri ambiti, per esempio durante una riunione, il girovagare della mente può influire sulla nostra comprensione e sulla nostra efficienza. È stato dimostrato che anche la nostra capacità mnemonica può ridursi. Ma dove va la mente durante i suoi viaggi? Molto spesso alle nostre ansie più nascoste. È una leggenda pensare che i pensieri vaghino a caso, poiché in realtà seguono spesso i nostri schemi interiori. Felice attenzione Un alt ro mito è che il cervello possa davvero permettersi di andare in vacanza. Il problema è che nello spazio dello svago e del riposo, se non siamo supportati dalla consapevolezza, possono proliferare pensieri e sentimenti negativi. Questo perché il cervello è “programmato” per “archiviare” le cose dolorose o pericolose in modo da poterle gestire in futuro. Un programma di meditazione mindfulness può rallentare il girovagare della mente e renderci più abili nell’apprendimento, nella comunicazione e nella risoluzione dei problemi. Al tempo stesso, riducendo il potere della distrazione mentale, può migliorare il nostro generale benessere. In quel luogo surreale che è la mente si verifica uno strano fenomeno: lo sfondo continua a diventare il primo piano. UNIDIREZIONALITÀ Chi medita definisce la concentrazione come “unidirezionalità” della mente. Il che significa mantenere l’attenzione sull’oggetto scelto, con uno sforzo consapevole e intenzionale. L’altra qualità che si affina nella meditazione è la presenza mentale, grazie alla quale puoi accorgerti di quando perdi la concentrazione. Entrambe dovrebbero operare insieme. Se una delle due lavora poco la meditazione è meno efficace. SPRECO DI ATTENZIONE Il girovagare della mente durante una qualsiasi attività, indirizza l’energia verso il nostro inconscio serbatoio di problemi e ansie, quindi fuori dal momento presente. I pensieri a ruota libera possono svolazzare tra passato, presente e futuro. ATTENZIONE UNIDIREZIONALE La mente concentrata su ciò che stai facendo, dirige la propria energia in un singolo punto, nel presente, e trae appagamento dalla sua stessa efficacia. La concentrazione ti aiuta a fare chiarezza e ti dà un senso di realizzazione. CHE COS’È LA LIBERTÀ? Le distrazioni non liberano i tuoi pensieri, li rendono schiavi. Solo quando la tua mente sarà in grado di concentrarsi, i tuoi pensieri saranno liberi.