IL VINCITORE SPAVENTATO SUPERARE LA PAURA DEL SUCCESSO Ti sei mai preoccupato di cosa potrebbe accadere se raggiungessi davvero il tuo obiettivo? Se la risposta è sì, forse è il caso di capire cosa significhi per te il successo e quale sia la radice delle tue paure. Puoi essere dedito completamente al tuo obiettivo eppure sentirti in ansia. I nostri desideri cambiano nel tempo a seconda dei casi, ma quando siamo vicini al traguardo ci sentiamo sempre un po’ nervosi. Eccitato o stressato? L’“attribuzione errata dell’eccitazione” (vedi pp. 100- 101) può essere un problema se ti preoccupi spesso di riuscire a raggiungere il tuo obiettivo. Quando siamo ormai prossimi, il nostro sistema entra in uno stato di “eccitazione”, ossia è vigile e stimolato. In teoria dovremmo riconoscerlo per quello che è, ma se alle spalle hai una storia pregressa di stress e delusioni, è probabile che tu lo associ alla paura e all’ansia. Se ti senti nervoso quando qualcosa di buono si staglia all’orizzonte e non sei ancora avvezzo al successo, ricordati che quel nervosismo è probabilmente un buon segno (vedi “Riconoscere la differenza” qui accanto). Vecchie aspettative Desiderare di essere benvoluti dalla propria comunità è un sentimento sano e naturale. Ma i gruppi di cui facciamo parte hanno delle aspettative che non sempre coincidono con le nostre ambizioni personali. Più i tuoi obiettivi ti distinguono dalle persone intorno a te, più alto è il prezzo sociale da pagare e maggiore lo sforzo per concentrarti su te stesso invece che per cercare di compiacere gli altri. Gli studiosi hanno rilevato che la paura del successo inibisce l’iniziativa e la creatività almeno quanto quella di fallire (vedi pp. 106-107). Tutti abbiamo sentito parlare della “solitudine dei vincenti”, nessuno però vuole restare da solo - siamo troppo spaventati dall’idea di deludere le aspettative altrui e quindi di essere respinti. Allo stesso tempo anche tenere duro è una sconfitta: come sostiene il famoso allenatore di basket John Wooden “il successo è la tranquillità derivata dal sapere che hai fatto del tuo meglio”. Stare al di sotto del proprio potenziale, infatti, può causare rimpianti. Solo tu sai ciò che è meglio per te, ma vale la pena chiederti quali siano le tue aspettative (vedi sopra “Paura del successo?”). Distingui tra i traguardi che rappresentano le tue vere ambizioni e quelli che ti permettono di restare a tuo agio nella comunità a cui appartieni. Cambiare spesso implica trasformare il proprio mondo, ma forse in meglio. PAURA DEL SUCCESSO? Nel 2001 gli psicologi americani Dawn Deerter-Schmelz e Rosemary Ramsey si sono dedicati allo studio della paura del successo. Dopo aver sottoposto una lista di dichiarazioni a dei volontari, gli studiosi hanno riconosciuto che alcuni erano chiari indicatori di questa emozione. Quale dei due gruppi qui sotto si avvicina di più al tuo modo di pensare? PAURA DEL SUCCESSO ■ “Spesso il successo ha un costo più elevato della ricompensa.” ■ “I vincitori non smettono mai di lottare per restare dove si trovano.” ■ “Le persone di successo sono spesso considerate fredde e arroganti.” ■ “Il successo cambia le persone in peggio.” NESSUNA PAURA DEL SUCCESSO ■ “Spero che gli altri apprezzino il mio potenziale.” ■ “Bisogna rispettare ogni tipo di traguardo.” ■ “Quando hai successo devi essere d’esempio.” ■ “I migliori hanno tutte le porte spalancate.” RICONOSCERE LA DIFFERENZA Fai fatica a distinguere l’eccitazione dalla paura? Riconoscere la differenza tra un ricordo stressante e uno emozionante è un ottimo modo per abituarsi a identificare il nervosismo quando il traguardo si avvicina. La psicologa esperta di trauma Susanne Babbel consiglia il seguente esercizio: ■ Ripensa a una volta in cui ti sei sentito emozionato e realizzato. Trattieni il ricordo per cinque minuti facendo attenzione alle emozioni che ti suscita. ■ Adesso pensa a un episodio più recente. Trattienilo per altri cinque minuti e presta attenzione a come ti fa sentire. ■ Pensa a un avvenimento spiacevole. Non un trauma vero e proprio (nel qual caso meglio farlo in presenza di un professionista), scegli un’esperienza poco gradevole e fai attenzione a come ti senti. ■ Ora torna con la mente al tuo recente successo. Ti sembra simile o diverso rispetto al tuo brutto ricordo?