Gli studi mostrano che le persone in grado di gestire il proprio tempo in maniera costruttiva si sentono più padrone della situazione, nonché felici e
rilassate. (Ovviamente “gestire” il tempo è impossibile, ciò che possiamo fare è scegliere come usarlo.) Nonostante il vasto numero di ricerche in
questo ambito, è stata rilevata una serie di fattori comuni a tutti. Chi riesce a farlo bene usa una combinazione di questi espedienti:
■ Valutazione del tempo. Avere una visione realistica di se stessi, così da investire il tempo a disposizione sui propri punti di
forza invece che su aspetti che non valgono la pena.
■ Pianificazione. Stabilire i traguardi, redigere liste di cose da fare e organizzarle. Fissare i tuoi obiettivi di vita ti aiuta ad
assegnare le giuste priorità e a mantenere la motivazione.
■ Monitoraggio. Tenere un diario per avere traccia di cosa si fa. Capire come impieghi il tempo ti permette di concentrarti solo su
alcune attività eliminando quelle superflue, che non ti aiutano a raggiungere il tuo scopo né riposarti e ricaricarti.
Eccesso di pianificazione
Capita a volte di passare così tanto tempo a pianificare e a monitorare il proprio tempo da trascurare ciò che si deve fare.
Gli esperti consigliano di limitare tali attività a 30 minuti a inizio giornata. Fai attenzione alla “paralisi da analisi” (vedi pp. 132-133), per cui
sei così preso dall’organizzazione che finisci per non combinare niente.
Gestire il tempo è una questione di praticità, non di perfezionismo, altrimenti si rischia di procrastinare (vedi pp. 156-159).