GESTISCI LE SCADENZE CONCENTRARSI SULLE SFIDE Per alcuni le scadenze sono stimoli, per altri fonti di ansia. In entrambi i casi, però, assorbono tutta la nostra attenzione. Quindi come si fa ad arrivare al traguardo tenendo sotto controllo lo stress? Quando una scadenza si avvicina ti senti carico e fiducioso o hai paura di non farcela? Imparare a gestire le deadline rientra tra le competenze più importanti. Il senso della misura Per essere sicuri di fare un buon lavoro, occorre in primis avere scadenze realistiche: un conto è essere oberati in un periodo critico, un altro lavorare sempre con tempistiche serrate. Uno studio danese del 2012 ha scoperto che deadline troppo strette portano a disturbi del sonno, a causa sia degli straordinari richiesti al lavoratore per portare a termine il progetto, sia della difficoltà a spegnere durante la notte l’eccitazione necessaria a tenere il passo. La carenza di sonno ha un impatto negativo tanto sulla salute quanto sul rendimento: se ti senti sotto stress, prenditi cura di te e organizzati in modo da avere il tempo per staccare. In tal caso, anche il reframing cognitivo è un ottimo strumento. I ricercatori consigliano di pensare alla deadline come a una sfida (vedi “Stress positivo” qui accanto), invece che come a un’urgenza, e di usare la pressione che ne deriva per tenere alta la concentrazione, scacciando le distrazioni. Apri le danze Davanti alle scadenze le persone hanno approcci diversi: alcuni si buttano a capofitto nel compito, altri procrastinano fino all’ultimo minuto. Si tratta solo di capire se abbiamo quella che gli psicologi chiamano “mentalità implementativa”, cioè la propensione a entrare in azione invece che a soffermarsi a valutare e pianificare tutto. Per rispettare le scadenze, basta mettere in atto il nostro piano, qualunque esso sia. Classificare il tempo A detta degli psicologi Yanping Tu e Dilip Soman, la nostra divisione del tempo in settimane, mesi e stagioni rappresenta un ostacolo. Una serie di studi del 2014, condotti su un campione di agricoltori indiani e studenti americani, ha evidenziato che se la scadenza cade dopo una festività - per esempio Capodanno -, tendiamo a percepirla come molto lontana (vedi “Trova la motivazione” a destra) e quindi facciamo più fatica a metterci al lavoro. In situazioni simili, la cosa migliore è ripensare il tempo a nostra disposizione. Se è novembre e hai una consegna a gennaio, è utile considerare come termine il mese di dicembre invece che l’anno prossimo. Immagina di dover affrontare una sfida ravvicinata nel tempo. Così lo stress diventerà più sostenibile e la probabilità che tu inizi - e quindi finisca - il lavoro per la data prestabilita molto più alta. SCADENZE MENTALI Ripensa agli ultimi tre-cinque anni di lavoro: sei sempre riuscito a rispettare le scadenze? Riconosci uno schema di come le gestisci abitualmente? Certe persone le rispettano al primo colpo, altre sono sempre in ritardo, altre ancora in anticipo. Posto che la deadline in questione sia plausibile, questi pattern tendono a ripetersi di continuo: c’è chi impiegherà tutto il tempo, chi il 5% in meno e chi il 10% in più. Se sei tra questi ultimi, una soluzione potrebbe essere quella di porsi una scadenza anticipata rispetto a quella ufficiale. STRESS POSITIVO Non tutto lo stress è negativo (vedi pp. 100-101), ne esiste anche un tipo chiamato “eustress” dove “eu”, dal greco, sta per “buono”. Uno studio del 2013 pubblicato dalla Organizational Dynamics ha individuato un meccanismo positivo che puoi mettere in pratica ogni volta che le scadenze ti assillano. Pensa alla deadline come a una sfida e ben presto, invece che continuare a procrastinare, ti ritroverai a gestirla. Fattore di stress: scadenza che si avvicina. Eustress: coinvolgimento, forza, sensazione di potercela fare. Flow: stato di totale assorbimento nel progetto. Momento di piacere Risultato: produttività, benessere, rendimento ottimale e fiducia in se stessi. TROVA LA MOTIVAZIONE Uno studio del 2014, condotto a cavallo tra India e Stati Uniti dagli psicologi Yanping Tu e Dilip Soman, ha scoperto che fissare le scadenze in un lasso di tempo percepito come urgente aiuta a rispettarle. La ricerca dimostra che per portare a termine un progetto, dobbiamo pensare alla scadenza come se fosse nel “momento presente” invece che proiettarla nel futuro. Guarda l’esempio qui sotto: è il 10 maggio e devi consegnare il lavoro il 5 giugno. Gli approcci che puoi seguire sono due: “Futuro” “Momento presente” Classifichi la scadenza come “cose da fare il prossimo mese”. Classifichi la scadenza come “cose da fare in quattro settimane”. La percepisci lontana nel tempo. La percepisci nel presente. Non senti la spinta ad agire. Ti senti motivato ad agire. Riduci le tue possibilità di metterti al lavoro. Hai più possibilità di metterti al lavoro.