ASSUMI IL COMANDO MANAGEMENT E LEADERSHIP Che tu sia il capo dipartimento o il portavoce del gruppo di lavoro, certe volte devi farti avanti e usare la tua influenza. Qual è il modo migliore per far recepire il messaggio? Spesso confondiamo i concetti di management e di leadership, quando in realtà è più corretto dire che la leadership rientra tra le qualità di un buon manager. Di fatto potresti comportarti da leader perfino se non fossi a capo di niente. Per esempio, il membro di un gruppo che cerca di persuadere gli altri a cambiare in meglio dimostra qualità di leadership anche se non è il responsabile. Essere manager richiede invece un delicato equilibrio tra autorevolezza e capacità organizzative. Puoi aspirare a diventarlo, ma essere un leader grazie alle tue azioni, a prescindere dal ruolo ricoperto. Scegli lo stile giusto Le persone di successo amano vantarsi di conoscere il “segreto” per essere dei buoni leader, ma situazioni diverse richiedono spesso approcci diversi. Una ricerca proposta dagli studiosi Robert Tannenbaum e Warren Schmidt (vedi a destra “Leadership continuum”) suddivide gli stili di leadership in quattro gruppi a seconda del grado di autorità: Il leader concentra su di sé tutto il potere, non sempre in modo dispotico. Le regole sono già in vigore, ma sta a lui controllare che vengano rispettate. 1 “Comunica.” Le decisioni sono già state prese, quindi spetta a lui presentarle alla squadra sfoggiando le sue doti di persuasione e motivazionali. 2 “Vende.” Ha chiaro il traguardo, ma si rende conto che la squadra vuole esprimere la propria opinione. Deve motivare, delegare e dirigere. 3 “Sollecita.” Definisce il da farsi e i parametri di ciascuna mansione, ma fa affidamento sulle competenze e la motivazione del team, rendendo ciascuno responsabile della propria produttività. 4 “Partecipa.” Occorre cambiare stile in base alle persone con cui lavori: non metterti mai in discussione non fa di te un buon leader, modificare approccio in base alle necessità sì. Ispirare le persone Ripensa ai tuoi capi e ai tuoi insegnanti preferiti. Che cosa ti attirava di loro? Cosa ti possono insegnare? Culture diverse valorizzano tratti della personalità diversi, ma gli studi dimostrano che le seguenti qualità infondono fiducia quasi in tutti: ■ In un mondo in continua evoluzione, un leader può trovarsi costretto a cambiare strategia, provocando spaesamento nel suo team. Esplicita l’obiettivo finale per salvaguardare la tua integrità, anche quando devi aggiustare il tiro. Sii chiaro. ■ Avere un capo che non ti sta a sentire è frustrante, ma anche essere un leader che non vede riconosciuta la sua autorità lo è. Accogli i feedback di buon grado, ma quando è il momento di prendere una decisione fallo senza remore. Ascolta. ■ Tutti quanti commettiamo degli errori: non riuscire a riconoscerli e fare ammenda crea inutili tensioni. Sii responsabile. ■ L’antidoto alla presunzione è l’apertura. Gli altri hanno sempre qualcosa da insegnarci. Sii deciso, ma non arrogante. ■ e sfrutta ciò che hai imparato. Controlla i risultati Un bravo leader migliora la vita lavorativa di chi gli sta intorno. Assumiti le tue responsabilità e adatta lo stile di leadership alla squadra. non è questione di titoli, posizioni e diagrammi di flusso. Ma di . Essere un leader influenzare la vita di qualcuno John C. Maxwell LEADERSHIP CONTINUUM Sviluppato nel 1958 da Robert Tannenbaum e Warren Schmidt, questo modello di leadership è ancora attuale. I loro studi hanno riscontrato che gruppi e mansioni diversi richiedono diversi approcci di leadership: TUTTI D’ACCORDO? La psicologa Anna Lebedeva ha riscontrato nei team, nei clienti e negli investitori tre diversi tipi di risposta al cambiamento di strategia: gli piace il cambio di rotta e lo accoglie. Un bravo leader lo riconosce e lo ringrazia pubblicamente. 1 Sostenitore attivo: prima di prendere partito vuole vedere cosa succede. Il modo migliore per convincerlo è circondarlo di sostenitori attivi. 2 Indeciso: è contrario e critica il cambiamento. Occorre una strategia di persuasione mirata. 3 Oppositore dichiarato: LA VISIONE D’INSIEME L’esperto in management John Adair sostiene che il rendimento della squadra dipende da come il leader gestisce le necessità imposte dalla situazione nella sua totalità. Quando sei a capo di un progetto devi avere chiaro il quadro d’insieme: Mansioni da svolgere Necessità della squadra Necessità individuali