IL PENSIERO CRITICO IL POTERE DELLO SCETTICISMO A volte ci lasciamo trascinare dalle illusioni di un risultato facile. La cosa importante è usare la testa, porre domande e diffidare delle persone che ci raccontano fantomatiche “storie di successo”. Non sempre pensare in maniera critica ci viene naturale, la ricerca ci dice infatti che siamo piuttosto scarsi in questo, a meno che non ci sia stato insegnato. Per fare una scelta importante, però, è necessario possedere una certa capacità logica. Competenza informativa Se stai per tuffarti in un nuovo progetto, la prima cosa da fare è raccogliere informazioni. Ma per essere efficace prova il metodo che l’American Association of College and Research Libraries chiama “information literacy”, ossia competenza informativa: ■ Stabilisci la natura e la portata delle informazioni di cui hai bisogno. ■ Raccoglile nel modo più efficiente possibile. ■ Analizzale con occhio critico: capisci quanto sono affidabili le fonti o soggette a bias. ■ Usa le informazioni raccolte in modo efficace, etico e legale per raggiungere il tuo scopo. ■ Ricorda che la competenza informativa rientra nel processo di apprendimento continuo. Il primo passo per pensare in modo critico è munirsi di tutti i dati a tua disposizione. Solo partendo da una base solida potrai prendere una decisione. Ascolta le persone giuste Qualunque sia la tua aspirazione, di certo avrai qualcuno che ammiri. È normale quindi seguire i suoi consigli: dopotutto se ha funzionato per lui, perché non dovrebbe essere così anche per te? Ecco, meglio andarci cauti con questa congettura e il motivo ce lo spiega il pensiero critico: le persone di successo sono una fonte di informazioni incompleta. Per esempio, un imprenditore che ha investito tutto in un affare commerciale ed è diventato miliardario ti dirà di buttarti in strategie azzardate. Tuttavia, molti altri che hanno fatto come lui e sono finiti in bancarotta ti suggerirebbero di andarci piano e di assicurare il tuo capitale. Ascoltare, quindi, solo le storie dall’esito positivo non ti permette di farti un giudizio completo sulla situazione. Pregiudizio di sopravvivenza Il “survival bias” è un errore logico piuttosto comune, per cui tendiamo ad ascoltare chi ce l’ha fatta soltanto perché chi non è sopravvissuto non è qui per raccontarci la sua versione. Un esempio drammatico ce lo fornisce Abraham Wald, statistico dell’Aeronautica americana durante la Seconda guerra mondiale, che aveva il compito di rendere i bombardieri più sicuri. I velivoli tornati indietro presentavano fori di proiettile nelle ali, nel corpo e sulla coda, ragione per cui i piloti volevano che quelle parti venissero rinforzate. Wald capì invece che erano le altre parti a dover essere protette maggiormente, cioè quelle che se colpite comportavano la perdita del velivolo. I suoi calcoli sono in uso ancora oggi e hanno salvato la vita di molti piloti. Quando decidi di seguire il consiglio di qualcuno, assicurati di avere tutte le informazioni necessarie e ricorda che i “vincenti” non sempre hanno le risposte. Sta a te decidere come procedere: poni domande e trai le tue conclusioni. convinti di avere delle per farlo... [ma] ci appelliamo alle ragioni solo perché . Prendiamo delle decisioni buone ragioni abbiamo già preso la decisione Daniel Kahneman IL SILLOGISMO CLASSICO È merito di Aristotele se il sillogismo è diventato il cuore del ragionamento deduttivo occidentale. Ad oggi è il metodo migliore per capire se le nostre prove hanno un senso. Guarda i sillogismi qui sotto, qual è quello falso? Entrambe le conclusioni sono corrette in termini tecnici, ma il sillogismo a destra deriva da un ragionamento sbagliato, poiché non prende in considerazione la possibilità che Socrate sia un essere vivente diverso dall’uomo. Certe argomentazioni possono arrivare a una conclusione che sembra plausibile, ma fai sempre attenzione alla logica che le alimenta. Tutti gli uomini sono mortali. Socrate è un uomo. Quindi Socrate è mortale. Tutti gli uomini sono mortali. Socrate è mortale. Quindi Socrate è un uomo. COME SI GESTISCONO LE INFORMAZIONI? Secondo la tesi del processo duale del pensiero, quando valutiamo le informazioni entrano in gioco due meccanismi: quello decisionale e quello del pensiero riflessivo. Quando ti trovi davanti a una scelta interrogati su quale dei due stia dominando e se valga la pena fare intervenire l’altro. Processo del pensiero Funzionamento Pro Contro Processo decisionale Veloce, automatico, basato sulle esperienze passate. Efficace nella vita di tutti i giorni, evita inutili angosce. Troppo impulsivo, soggetto a stereotipi e bias cognitivi, nonché a informazioni errate. Pensiero riflessivo Consapevole, razionale e puntuale. Permette di affrontare le situazioni difficili arrivando a una decisione corretta. Richiede uno sforzo importante di memoria, tempo e concentrazione.