Tutto deve essere sempre perfetto? Fai fatica a perdonarti quando commetti un errore o una svista? Per raggiungere il successo occorre essere la
migliore versione di noi stessi, certo, ma il perfezionismo può nuocere al nostro rendimento.
Le radici del perfezionismo
Perché certe persone vogliono sempre fare tutto giusto? Agli inizi del 2000 alcuni studi hanno scoperto che dipende dall’educazione ricevuta. I figli
di genitori autorevoli - che stabiliscono cioè regole ragionevoli e ascoltano i sentimenti dei loro bambini - non hanno difficoltà ad accettare le
imperfezioni. Invece i figli di genitori autoritari - che impartiscono un’educazione rigida incentrata sull’obbedienza e i premi - si portano addosso
i segni di un’infanzia ansiosa, per cui sono spesso adulti terrorizzati dall’idea di commettere errori. Due sono i tipi di perfezionismo esistenti:
“adattativo”, che dipende dalla situazione, e “disadattativo”, che è anche il più nocivo. Si può dire che chi ha avuto genitori autoritari è soggetto
a entrambi.
Ma non è solo colpa dell’educazione impartita: alcuni di noi sono semplicemente più preoccupati di altri, e poi anche le esperienze di vita fanno la
loro parte. Insomma, qualunque sia la causa, è dimostrato che essere perfezionisti non rientra tra le strategie per avere successo.
Autosabotaggio
Il problema dell’essere perfezionisti è che quando siamo in difficoltà facciamo più fatica a trovare la soluzione. Vari studi hanno riscontrato che i
perfezionisti sono meno proattivi di fronte allo stress. Le persone con standard elevati ma realistici, invece, tendono a mettere in pratica strategie
di coping attivo, affrontando cioè la questione. Chi ha manie di perfezionismo e timore di commettere errori attiva meccanismi di evitamento,
ignorando o negando il problema stesso, con il risultato che questo non scompare mai davvero.