I PERICOLI DEL PERFEZIONISMO QUANDO L'IMPECCABILITÀ È MANCHEVOLEZZA La tua fame di successo ti impone degli standard molto alti? È tutto okay, purché la paura di non essere perfetto non ti paralizzi. Nel qual caso i tuoi standard potrebbero esserti di intralcio. Tutto deve essere sempre perfetto? Fai fatica a perdonarti quando commetti un errore o una svista? Per raggiungere il successo occorre essere la migliore versione di noi stessi, certo, ma il perfezionismo può nuocere al nostro rendimento. Le radici del perfezionismo Perché certe persone vogliono sempre fare tutto giusto? Agli inizi del 2000 alcuni studi hanno scoperto che dipende dall’educazione ricevuta. I figli di genitori autorevoli - che stabiliscono cioè regole ragionevoli e ascoltano i sentimenti dei loro bambini - non hanno difficoltà ad accettare le imperfezioni. Invece i figli di genitori autoritari - che impartiscono un’educazione rigida incentrata sull’obbedienza e i premi - si portano addosso i segni di un’infanzia ansiosa, per cui sono spesso adulti terrorizzati dall’idea di commettere errori. Due sono i tipi di perfezionismo esistenti: “adattativo”, che dipende dalla situazione, e “disadattativo”, che è anche il più nocivo. Si può dire che chi ha avuto genitori autoritari è soggetto a entrambi. Ma non è solo colpa dell’educazione impartita: alcuni di noi sono semplicemente più preoccupati di altri, e poi anche le esperienze di vita fanno la loro parte. Insomma, qualunque sia la causa, è dimostrato che essere perfezionisti non rientra tra le strategie per avere successo. Autosabotaggio Il problema dell’essere perfezionisti è che quando siamo in difficoltà facciamo più fatica a trovare la soluzione. Vari studi hanno riscontrato che i perfezionisti sono meno proattivi di fronte allo stress. Le persone con standard elevati ma realistici, invece, tendono a mettere in pratica strategie di coping attivo, affrontando cioè la questione. Chi ha manie di perfezionismo e timore di commettere errori attiva meccanismi di evitamento, ignorando o negando il problema stesso, con il risultato che questo non scompare mai davvero. Cosa posso fare? Se senti la pressione del perfezionismo, cerca di capirne l’origine (vedi “Da cosa deriva questa pressione?” qui accanto) e ricorda i seguenti consigli: ■ Evita di pensare in bianco e nero: ci sono molte sfumature tra perfetto e pessimo. ■ Una decisione non è mai irreversibile. Puoi lasciare un lavoro che non ti piace, cambiare progetto di vita o modificare un piano che non funziona quando vuoi. ■ Cambia la scala di raffronto. Hai una soluzione abbastanza soddisfacente a un problema? Non ti fissare su quella ottimale, pensa piuttosto se non ce l’avessi affatto. Il detto “Nessuno è perfetto” è vero. Essere “abbastanza” non significa fallire, ma riuscire. L’ è nemico del . ottimo buono Voltaire EVITA LE TRAPPOLE DEL PERFEZIONISMO Il perfezionismo disadattativo, vale a dire l’incapacità di tollerare le più piccole sviste, può scatenare vari problemi. Sviluppare un approccio meno giudicante ha innumerevoli vantaggi: Stimola standard più realistici (sia per te che per gli altri) Riduce l’abitudine a temporeggiare Abbassa i livelli di stress Ti invita a essere più risoluto Accresce l’autostima Ti fa sentire a tuo agio in situazioni ambigue Ti rende meno soggetto a comportamenti ossessivi Ti aiuta a compiere scelte lavorative DA COSA DERIVA QUESTA PRESSIONE? Il perfezionismo, secondo uno studio canadese del 2014, è in sostanza la somma di due fattori: lo stress derivato dalla pressione sociale e lo stress di quella che noi stessi ci mettiamo. Se tendi a essere duro con te stesso, prova a domandarti da cosa possa derivare tanta severità: in questo modo riuscirai a capire in quali aspetti della tua vita varrebbe la pena essere più tollerante. Pressione sociale bassa Pressione sociale alta Perfezionismo autoimposto basso “Le persone non si aspettano che io sia perfetto, perciò non mi sforzo di esserlo.” “Le persone mi mettono pressione perché sia il migliore, ma io non ne sentirei il bisogno.” Perfezionismo autoimposto alto “Sono io che scelgo la perfezione.” “Le persone mi mettono pressione perché sia il migliore e io scelgo consapevolmente di ambire alla perfezione.”