L’UMORE SI TRASMETTE? IL POTERE CONTAGIOSO DELLE EMOZIONI Sentirsi felice non solo è bello, ma influenza anche il modo in cui le persone si approcciano a te. Hai mai provato ad attingere alle tue emozioni positive per raggiungere i tuoi obiettivi? Siamo animali sociali e in quanto tali ci accorgiamo dell’umore degli altri. Non si tratta solo della capacità di dire se qualcuno è felice o triste, ma di avvertire l’eco delle emozioni altrui nell’inconscio. Umore sul posto di lavoro Tale eco è nota con il nome di “contagio emotivo” e condiziona il modo in cui gli altri si interfacciano a noi. Uno studio cinese del 2011 ha assunto degli attori per interpretare il ruolo di cameriere in un ristorante. Alcuni dovevano seguire un copione “positivo” - avevano appena ricevuto un aumento - e altri uno “negativo”- avevano problemi con il caposala. Di fronte allo stesso servizio scadente, i clienti si sono mostrati più tolleranti verso i camerieri di buon umore. Tutti preferiscono la compagnia di qualcuno felice, di cui sono più propensi a perdonare gli errori. L’effetto alone Questo effetto consiste nel trarre conclusioni sul comportamento altrui a partire da una limitata serie di informazioni. Quando qualcuno ci fa una buona impressione, ci sembra avvolto da un alone che si espande su tutto il resto. Uno studio americano del 1994 conferma che essere di buon umore al lavoro può procurarti degli apprezzamenti e addirittura un salario più alto. Chi è felice e affettuoso non solo sembra competente, ma pure affidabile, e questo giova al suo successo. STABILIRE IL LIVELLO Ma il contagio emotivo (vedi “Umore sul posto di lavoro” a sinistra) consiste solo nel farsi vedere felici o tristi? Gli psicologi R. J. Larsen e E. E. Diener hanno realizzato un modello che fotografa le relazioni attraverso i nostri stati d’animo e i livelli di “attivazione”. Non solo, infatti, siamo condizionati dal buono o dal cattivo umore degli altri, ma anche dai presunti livelli di attivazione. In parole povere, il grado di attivazione indica quanto il tuo sistema nervoso è pronto all’azione, sia essa “fight or flight” oppure un gioioso coinvolgimento. È dimostrato che è più facile farsi contagiare da uno stato d’animo “attivo” (buono o cattivo) che da uno “inattivo”, poiché chi lo prova di solito lo mostra di più. Se il tuo scopo è influenzare le emozioni degli altri, assicurati di avere molta energia, riposa bene e mantieniti in buona salute. Usa il modello sottostante per scoprire l’umore e i livelli di attivazione tuoi e della persona che vuoi condizionare. Ciò ti permetterà di contagiarla con l’umore che preferisci. CONSCIO E INCONSCIO Il contagio emotivo (vedi “Umore sul posto di lavoro” a sinistra) si sviluppa su due livelli, quello “conscio” e quello “inconscio”. È sulle tue azioni consapevoli che hai più controllo, ma se lo scopo che ti guida è condizionare gli altri - o sottrarti alla loro influenza - fai attenzione ai messaggi che inconsciamente mandi loro. Assumere una postura che rifletta lo stato emotivo che vuoi comunicare influisce anche sull’umore. Segui questi passaggi per mettere in pratica il contagio emotivo conscio, senza tralasciare però quello inconscio. Contagio emotivo conscio: Cerca di capire cosa sta 1 provando l’altra persona. Usa questa informazione 2 per identificare quale sia il tono più adatto alla situazione. Adotta l’umore 3 appropriato. Contagio emotivo inconscio: Osserva come si esprime 1 l’altra persona e il suo linguaggio del corpo. Imita in modo automatico 2 ciò che fa. Inizia a sentire le emozioni 3 di cui dai mostra.