TROVA IL FLOW LO STATO DI TOTALE IMMERSIONE IN UN’ATTIVITÀ La vera soddisfazione di un compito non sta nel risultato finale, ma nel processo attraversato per portarlo a termine. Perché ciò accada devi immergerti completamente in ciò che fai. Il flow o flusso è un elemento fondamentale del successo. È un concetto spesso usato nella Psicologia positiva (vedi pp. 48-51) per descrivere uno stato di totale immersione in un’attività, al punto da perdere la cognizione del tempo. Ti è mai capitato di dimenticarti di pranzare perché eri troppo assorto a scrivere la tesina o di entrare in una specie di trance mentre ti alleni ? Be’, allora hai provato cosa significa lo stato di flusso. Questo genere di esperienze è particolarmente gratificante: ci fa stare bene anche se non ci apporta benefici di altro tipo. Un compito, grande o piccolo che sia, che ci permette di essere nel flow non solo ci regala chiarezza mentale, ma anche un senso di appagamento. Come si entra nel flow? La chiave è trovare compiti che ti facciano sentire quella che Robert J. Vallerand, professore di Psicologia presso l’Université du Québec, chiama “passione armoniosa”. Questo sentimento deriva dall’intraprendere attività che sentiamo nostre, invece di costringerci a fare cose che non ci rispecchiano (“passione ossessiva”). Poniamo che tu sia un professore di matematica e che non solo il tuo lavoro ti piaccia, ma che lo reputi espressione della persona che sei. In questo caso l’insegnamento non è solo il tuo mestiere: essere “un insegnante” occupa una fetta importante della definizione che dai di te stesso. Alla luce di ciò (vedi “Passione armoniosa” a destra), qualunque compito appagante tu svolga mentre insegni ti dovrebbe far entrare nello stato di flusso. Lo stesso vale per qualsiasi altra vocazione: il flow è frutto delle attività che amiamo e che sono in linea con la nostra identità. Controllo conscio Non possiamo però evitare tutte le piccole e grandi faccende quotidiane che non ci rispecchiano. In queste situazioni più che “assorti” siamo “attenti” (vedi “Qualità o quantità?” qui accanto). Uno studio internazionale del 2011, uscito sul , ha rilevato, senza grandi sorprese, che chi prova una passione armoniosa per il proprio lavoro ha meno difficoltà a lasciarsi assorbire da questo. La novità però è che perfino chi non la prova ne è capace: basterà quindi che affronti il lavoro con flessibilità, magari facendoti carico di un progetto o trovando un modo stimolante di svolgere le tue mansioni. Journal of Management Studies Quando si tratta di gestire la propria attenzione, avere un minimo di consapevolezza di sé è sempre utile. Sapresti definire la tua vera identità? Quali sono i tuoi valori e interessi? Approcciandoti al lavoro con questo spirito, aumenterai le possibilità di entrare nel flusso di rendere l’esperienza gratificante. QUALITÀ O QUANTITÀ? Secondo la psicologa N.P. Rothbard due sono i fattori cruciali nell’impegno cognitivo. Riguarda lo sforzo che facciamo nel restare attenti allo svolgimento di un compito. 1 - Quantità di concentrazione. ■ È soggetta al nostro controllo consapevole. ■ È finita, si esaurisce cioè quando siamo stanchi. Riguarda il livello di intensità con cui siamo assorti in un compito: 2 - Qualità di concentrazione. ■ Si sviluppa naturalmente in presenza delle giuste condizioni. ■ È gratificante, per cui ci permette di mantenere la concentrazione anche quando siamo stanchi, senza che ci accorgiamo del passare del tempo. UNA SFIDA COINVOLGENTE Il primo a introdurre il concetto di flow è stato lo psicologo ungherese Mihaly Csikszentmihalyi, secondo il quale è possibile raggiungere questa condizione di immersione totale solo grazie a compiti di una certa complessità. Non parla di attività che valicano le nostre capacità, ma di qualcosa che ci stimoli e richieda tutta la nostra attenzione. Nel grafico sottostante, il flusso non è altro che uno dei numerosi stati mentali derivati dalla difficoltà del compito che stiamo svolgendo e dalla nostra abilità nel farlo. PASSIONE ARMONIOSA Lo psicologo Robert J. Vallerand sostiene che provare passione armoniosa per un compito - cosa che accade quando il nostro interesse per una certa attività è abbastanza profondo da poterla considerare rappresentativa della nostra identità - migliora drasticamente la performance. Essere occupati in qualcosa che rispecchia i nostri sentimenti e valori fa aumentare di livello il coinvolgimento, portandoci a un livello di immersione più profondo. IL PIACERE DI FARE QUALCOSA ARRIVA QUANDO LE SFIDE CHE CI SI PROSPETTANO SONO ADEGUATE ALLE NOSTRE CAPACITÀ, PER CUI NON PROVOCANO NÉ NOIA, NÉ ANSIA. MIHALY CSIKSZENTMIHALYI