Dato che siamo tutti differenti, è probabile che l’idea di successo che hai sia diversa da quella del tuo vicino. Capire come funziona la tua
personalità può essere utile quando ti trovi a decidere cosa fa al caso tuo.
Alla domanda su quale fosse la qualità più importante da coltivare, i 75 membri del comitato esaminatore della Stanford Graduate School of Business
hanno risposto, quasi all’unanimità, la consapevolezza di sé.
I Big Five
In Psicologia esistono infinite teorie su come misurare e classificare i tratti della personalità, ma la più accreditata è quella dei Big Five: riesce
a spiegare numerosi aspetti tanto del carattere quanto dei comportamenti.
Avviata nel 1949, tale ricerca è stata ampliata molte volte, fino a scoprire che questi cinque tratti si adattano a più di 50 culture diverse.
Considerati gli anni di studio che ha richiesto, questo modello si è rivelato davvero utile per riflettere su chi siamo.
Ma quali sono i Big Five?
1 Estroversione/ introversione. Le situazioni sociali ti elettrizzano
o ti sfiniscono?
Hai bisogno di tranquillità per pensare e per recuperare le forze? Non c’è un atteggiamento migliore dell’altro: il punto sta nel trovare una modalità
che ti faccia sentire a tuo agio.
2 Amicalità. Sei altruista e affettuoso o cinico e oppositivo? Chi è
amichevole si trova bene in contesti di cooperazione, chi lo è meno predilige ambienti competitivi.
3 Coscienziosità. Sei organizzato, attento ai dettagli e focalizzato sui
tuoi obiettivi? Ad alcuni viene più semplice. Per avere successo avrai bisogno di questo tratto: se non è il tuo forte, lavoraci su.
4 Nevroticismo. Una persona nevrotica ha la tendenza ad arrabbiarsi
spesso, mentre chi lo è poco è più resiliente. Valuta il livello di stress che riesci a reggere e ricorda che resilienza e capacità di sopportazione
si possono migliorare.
5 Apertura mentale. Più un individuo è aperto, più sarà disposto a
tuffarsi in nuove avventure, accogliere altre idee e trovare soluzioni creative. Chi è chiuso tende invece a essere più tradizionale e ha difficoltà a
gestire il pensiero astratto.