A tutti capita di sentirsi stanchi, l’esaurimento però è una cosa seria: sopraggiunge quando lo stress cronico (vedi pp. 98-99) prende il sopravvento
su ogni aspetto della vita. È importante che il tuo lavoro sia sostenibile nel tempo: prevenire e prendere provvedimenti, infatti, è meglio che
aspettare di collassare.
I segnali rivelatori
Fai attenzione ai seguenti problemi per sapere quando è il momento di prenderti una pausa:
■ Piccoli fastidi di salute. Quando sei esausto il sistema immunitario si indebolisce, rendendoti più vulnerabile a virus e batteri,
ma anche a sintomi da stress come mal di testa, palpitazioni, vertigini, dolori al petto e disturbi allo stomaco. In questo caso consulta un
medico.
■ Stanchezza cronica. Un conto è sentirsi stanchi dopo un grosso sforzo, un altro è esserlo sempre, soprattutto quando questo ti
impedisce di portare a termine le piccole cose di ogni giorno.
■ Disturbi del sonno. Chi è soggetto a stress cronico è in costante stato di allerta, per cui rilassarsi a fine giornata non è
affatto scontato.
■ Carenze mnemoniche e di concentrazione. Troppa pressione induce il tuo corpo ad assumere lo stato di “fight or flight”. Se devi
risolvere un problema nel breve termine va bene, ma non siamo fatti per vivere così a lungo. Se ti senti confuso o ti capita di avere la visione a
tunnel, allora hai bisogno di riposo.
■ Performance scadente. Confronta il rendimento di un anno fa con quello attuale. Il burnout provoca un lento, ma evidente
peggioramento.
■ Problemi interpersonali. Hai più litigi e dissapori del solito? Ti senti incompreso?
■ Scarsa cura di sé. Salti i pasti o mangi cibo spazzatura? Non fai esercizio fisico o hai problemi a dormire?
■ Emozioni negative. Rabbia, depressione, ansia, cinismo e apatia indicano che hai raggiunto il limite.