FIGURE DI RIFERIMENTO IL VALORE DEL SOSTEGNO RECIPROCO Avere un bravo insegnante fa la differenza. Per costruire una buona relazione di mentoring (tutoraggio) metti subito in chiaro in che modo gioverà a entrambe le parti, infine impara e cresci il più possibile. Quando un collega con più esperienza ti prende sotto la sua ala, la tua vita cambierà in vari aspetti. Il mentoring è il miglior modo per trasmettere le proprie abilità dentro e fuori dal lavoro. Avere una figura di riferimento è di grande aiuto quando stai per intraprendere un nuovo progetto, sei in difficoltà e hai bisogno di aiuto o semplicemente per crescere dal punto di vista creativo, intellettuale e professionale. Trova una guida I bravi insegnanti non capitano tutti i giorni, quindi come si fa? Per scegliere il tuo mentore considera i seguenti fattori: ■ Per esempio: hai bisogno di conoscenze specifiche, vuoi un giudizio critico sul tuo rendimento o qualcuno che ti tenga d’occhio? Conoscere le tue aspettative ti metterà al riparo da possibili delusioni. Prima di tutto stabilisci perché lo vuoi. ■ Molte aziende offrono programmi di mentoring: scopri dove i tuoi colleghi hanno trovato la propria figura di riferimento, recati nei luoghi in cui le persone che ammiri amano passare il tempo e socializzare. Ricorda che nessuno ha tutte le qualità che cerchi e che nella vita non avrai solo una guida. Sfrutta le occasioni di fare rete. ■ Se qualcuno non sembra interessato ad aiutarti, non insistere. Non farebbe altro che allontanarlo. Non esitare a dire che gradiresti la sua opinione, ma se vedi che resta sul vago, la risposta è quasi sicuramente un no. Presta attenzione alle reazioni di chi incontri. ■ Il giusto mentore potrebbe occuparsi di un altro settore o avere una personalità molto diversa dalla tua. Non deve per forza rispecchiare la persona che vuoi diventare: l’importante è restare in buoni rapporti. Non ti precludere alcun contatto. Mantieni la relazione Una volta che senti di aver stabilito una bella connessione, focalizzati sul trarre il maggior vantaggio dalla dinamica allievo-mentore. Prova questo metodo: ■ Metti a disposizione i tuoi contatti, sostieni e promuovi il suo lavoro, preparati ad aiutarlo. Un allievo motivato restituisce sempre qualcosa. Ricambia. ■ Fare da mentore a una persona molto dipendente non è gratificante. Ciò che conta agli occhi di una guida è avere un allievo entusiasta e con voglia di fare, per cui valga la pena spendersi. Mostra senso di iniziativa. ■ Certi mentori preferiscono non fornire supporto emotivo, ma possono darti comunque degli ottimi consigli pratici. Se hai bisogno di qualcosa che la tua guida non può o vuole darti, cercalo altrove. Accetta ciò che ti viene offerto. ■ Se non senti più il bisogno di avere un riferimento, forse è giunto il momento di andare avanti. Interrompi il rapporto allievo-mentore nel momento giusto. La chiave di ogni relazione di mentoring è apprezzare il valore di ciò che ti viene dato, mostrare gentilezza, riguardo e sostegno. Sia che si tratti di un’amicizia o di un incontro passeggero, cerca di trarne tutti i benefici possibili. 90% IL FEEDBACK CONTA Uno studio americano del 2009 ha osservato che secondo è bene incoraggiare i propri allievi a esprimere . il 90% dei mentori un feedback sincero 25-33% TIENITI STRETTA LA FAMIGLIA Un’inchiesta del 2013 ha indagato quali fossero secondo i manager le relazioni più importanti per lo della propria . I familiari sono arrivati a coprire il del totale. sviluppo carriera 25-33% MENTORING E COSTELLAZIONI Il supporto di una persona d’esperienza è importante, certo, ma non trascurare la guida di chi ti sta accanto e perfino sotto. Secondo un’inchiesta del Center for Creative Leadership svolta nel 2013, i rapporti di mutuo sostegno sono una specie di “costellazione” in cui l’aiuto tra pari, e perfino con colleghi di grado inferiore, può essere determinante alla stregua del canonico rapporto gerarchico.