Chi è attendibile gode della fiducia degli altri. Senza una solida base le opinioni e i fatti che esponi non vengono presi in considerazione. Tutto
sta nel fare ciò che predichi. Perdere credibilità è più facile che recuperarla, quindi attenzione alla tua autencità e all’immagine che dai. Se le
cose dovessero andare male, tieniti pronto a scendere in campo e affrontare la situazione di petto.
Fai ciò che predichi
La questione della credibilità è molto semplice: se il tuo comportamento non rispecchia quello che dici, se professi degli ideali che non metti in
pratica, o se non mantieni le promesse che fai, le persone smetteranno di riporre fiducia in te.
Uno studio americano del 1994 finanziato dal National Institute of Mental Health e dalla Stern School of Business ha scoperto che, davanti a un
messaggio ambiguo, le persone preferiscono credere a fonti ritenute affidabili - perfino quando si tratta di prendere decisioni poco importanti -,
infatti, la credibilità risulta essere l’unico fattore preso in considerazione, indipendentemente dalle argomentazioni. Nella vita di tutti i giorni,
è talvolta davvero l’unica moneta di scambio.
Riparare agli errori
Tutti cerchiamo di comportarci con onestà, ma può capitare di commettere uno sbaglio. A volte non riesci a mantenere una promessa o sei troppo stanco
per attenerti alle regole che ti sei dato. E se qualcuno se ne accorge cosa si fa?
La nomea del bugiardo si estende di solito anche alle sue scuse, quindi formulale con cautela. Uno studio pubblicato nel 2002 sull’
Organization Science
ha osservato che la domanda “Possiamo continuare a collaborare?” è molto meno efficace di “Cosa posso fare per convincerti a collaborare di nuovo?”,
perché l’impegno ad agire si concentra su chi ha commesso il torto. Inoltre è possibile ottenere il perdono di qualcuno offrendosi di fare qualcosa
per lui: perfino il più piccolo gesto, infatti, è sinonimo di buona volontà, purché poi sia un tentativo concreto di rimediare.