SCOPRI LA TUA PASSIONE COINVOLGIMENTO, SCOPO E SIGNIFICATO C’è qualcosa per cui vale la pena vivere secondo te? Ciascuno di noi ha una visione tutta sua al riguardo, ma per sentirci soddisfatti dobbiamo riporre le nostre energie in ciò che riteniamo davvero costruttivo e importante per noi. Fare qualcosa di significativo mantiene alta la nostra attenzione e interesse, permettendoci di restare concentrati a lungo. La motivazione ci infonde energia e la passione la canalizza. Ma come trovarle? Estrinseco vs intrinseco Gli esperimenti dello psicologo Sam Glucksberg condotti a partire dal “problema della candela” di Karl Duncker (vedi accanto “I limiti delle aspettative”) hanno ottenuto dei risultati controintuitivi. Il primo gruppo di volontari sapeva che lo scopo della ricerca era capire quanto tempo ci volesse a risolvere un problema dato. Al secondo invece era stato detto che se avesse trovato la soluzione più velocemente avrebbe avuto una ricompensa in denaro. Il secondo gruppo ha dimostrato di poter risolvere il problema in anticipo solo se le puntine si trovavano fuori dalla scatola, se invece erano dentro ci impiegava ben tre minuti e mezzo in più rispetto al primo. Questo è un ottimo esempio di motivazione estrinseca e intrinseca: le ricompense esterne funzionano da incentivo quando ci troviamo di fronte a mansioni semplici, ma per gestire quelle più complesse occorre avere una spinta interiore. Ad accrescerla contribuiscono coinvolgimento, significato e scopo. Trova la tua motivazione E nella vita vera? Scott Dinsmore, fondatore di Live Your Legend, suggerisce di: ■ Scoprire quali sono i tuoi punti forti (vedi pp. 76-77). ■ Capire cosa ti motiva: il riconoscimento, la maestria, i rapporti con gli altri? ■ Pensare a cosa ti piace e non ti piace fare. Con questi elementi avrai un quadro concreto da cui partire. ESPERIMENTO MENTALE Fatti questa domanda: “Se vincessi alla lotteria, continuerei a fare ciò che sto facendo?”. Se la risposta è “sì” vuol dire che ti piace quello che fai e lo ritieni importante. Se la risposta è “no” significa che forse non stai seguendo la tua vera passione. I LIMITI DELLE ASPETTIVE I risultati del famoso studio chiamato “il problema della candela” condotto dallo psicologo tedesco Karl Duncker furono pubblicati nel 1945. Nell’esperimento, i volontari avevano il compito di attaccare al muro una candela senza farla gocciolare sul tavolo, avendo a disposizione appunto una candela, dei fiammiferi e una scatola di puntine da disegno. con le puntine non funzionava e così nemmeno scioglierla. La maggior parte dei volontari si rese conto di dover ricorrere alla scatola fissandola alla parete con le puntine e usandola come sostegno. Attaccare direttamente la candela al muro La cosa interessante è che , le persone arrivavano alla soluzione più velocemente. Ciò è dovuto a un bias cognitivo chiamato “fissità funzionale”, per cui la naturale funzione della scatola impediva ai volontari di vederla come uno strumento utile a risolvere il problema. se le puntine si trovavano fuori dalla loro scatola Trovare la soluzione spesso richiede di riflettere sulle risorse disponibili da un punto di vista diverso. La lezione? Così facendo alimenti la fiducia in te stesso, diventi in grado di prendere decisioni difficili e contribuisci a creare un successo duraturo. NON CAMBIARE LAVORO, CAMBIA IL TUO LAVORO Che fare se il lavoro non ti soddisfa, ma non puoi lasciarlo? Gli psicologi Amy Wrzesniewski, Justin M. Berg e Jane E. Dutton consigliano di rimodellare il tuo lavoro con il “job crafting”: resta dove sei, ma cambia il modo in cui gestisci le cose. Ecco i tre aspetti principali su cui intervenire: ■ Mettiamo che ti piacerebbe insegnare: prendi i colleghi più giovani sotto la tua ala e proponiti di fare loro da mentore. In questo modo non solo ti metterai in mostra, ma migliorerai anche le tue capacità di insegnamento. Mansioni. ■ Pensa chi tra i tuoi colleghi potrebbe aiutarti a sviluppare le competenze che desideri. Cerca tutor, alleati e gente da cui poter imparare. Rapporti. ■ Visualizza mentalmente gli elementi che compongono il tuo lavoro e concentrati solo su quelli che ritieni importanti. Percezioni. Il lavoro che facciamo spesso dà forma alla persona che siamo, ma niente ci vieta a nostra volta di rimodellare il lavoro che svolgiamo, entro certi limiti. Sii proattivo, capisci quali aspetti vuoi migliorare e crea le condizioni perché ciò avvenga.